VITTIME SONO 4.310, EMERGENZA SENZATETTO, RISCHIO EPIDEMIE
Sono 4 gli italiani morti per il terremoto in Nepal. I trentini
Renzo Benedetti, Marc Pojer e Oskar Piazza e la marchigiana
Gigliola Mancinelli sono stati uccisi da una valanga di neve e
sassi che ha travolto la zona di Langtang. Altri 40 italiani
risultano dispersi. Una squadra del Ministero degli Esteri è
arrivata a Kathmandu per cercarli. Il bilancio delle vittime del
terremoto è salito a 4.310. Secondo la Caritas del Nepal,
potrebbe arrivare a 6.000. Il paese è al collasso. I senzatetto
sono un milione, un milione i bimbi bisognosi di aiuto, c’è il
rischio epidemie. Il governo chiede aiuto alla comunità
internazionale, che ha cominciato a mandare aiuti.
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ITALICUM IN AULA CAMERA: RENZI, NON FERMARE CAMBIAMENTO
CUPERLO, PAROLE PREMIER OFFENSIVE E FALSE
L’Italicum affronta oggi il primo scoglio, con un triplice voto
segreto su altrettante pregiudiziali di costituzionalità
presentate da FI e altre opposizioni. Il governo non porrà la
fiducia. I deputati della minoranza Pd a stragrande maggioranza
voteranno a favore della riforma, puntando a cambiarla in
seguito. Renzi ha scritto ieri ai segretari dei circoli del Pd:
“Se questa legge elettorale non passa, è l’idea stessa di Pd
come motore del cambiamento dell’Italia che viene meno”. Parole
respinte da Gianni Cuperlo come “offensive” e “false”.
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YARA, BOSSETTI A PROCESSO IL 3 LUGLIO.
DELUSI DIFENSORI, AVEVANO CHIESTO NUOVI ESAMI.
Massimo Bossetti sarà processato il 3 luglio dalla Corte
d’Assise di Bergamo per l’omicidio della tredicenne Yara
Gambirasio. Lo ha deciso il gup di Bergamo Ciro Iacomino. Il
processo si basa principalmente sul dna trovato sugli slip e sui
leggins di Yara, che gli esami di quattro diversi laboratori
hanno stabilito essere suo. Le altre prove sono le immagini di
un furgone simile a quello di Bossetti che si aggira intorno
alla palestra di Yara e le fibre di tessuto sul corpo della
ragazza simili a quelle dei sedili del furgone. Delusi i
difensori, che avevano chiesto ulteriori esami.
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DERBY TORINO: POLIZIA, BOMBA CARTA LANCIATA DA JUVENTINI.
TAVECCHIO, STATO PROTEGGA CALCIO. SQUALIFICA 5 TURNI A DENIS.
E’ stata lanciata dagli ultrà della Juve la bomba carta esplosa
domenica sulla gradinata dei tifosi granata allo stadio Olimpico
di Torino, durante il derby. Lo ha reso noto ieri pomeriggio la
Digos, dopo aver esaminato i video. In mattinata la procura
aveva detto che l’ordigno sembrava provenire dai tifosi del
Toro. Per il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, “lo Stato
deve proteggere il calcio dai violenti, con azioni deterrenti ed
applicando pene severe”. Squalificato per 5 turni l’atalantino
German Denis per il pugno al difensore dell’Empoli Lorenzo
Tonelli, anche lui squalificato per un turno per minacce.
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SCONTRI A BALTIMORA PER FUNERALE NERO MORTO DOPO ARRESTO
DEVASTAZIONI E SACCHEGGI, SCHIERATA GUARDIA NAZIONALE
Guerriglia urbana ieri a Baltimora negli Usa dopo il funerale di
un afroamericano, Freddy Gray, morto dopo essere stato arrestato
dalla polizia. Dopo la cerimonia giovani hanno lanciato
bottiglie contro la polizia, che ha reagito con i lacrimogeni.
Sono seguiti per ore scontri, devastazioni, saccheggi. Feriti 7
agenti. Il governatore del Maryland ha dichiarato lo stato di
emergenza e schierato la Guardia Nazionale. (Fonte ANSA).