Il rigore generoso allo scadere e poi le polemiche a distanza a colpi di striscione tra le due tifoserie hanno reso l’appuntamento del 9 maggio da bollino rosso sul fronte ordine pubblico. Ma proprio da Salerno e dalla tifoseria granata dovrebbe partire un messaggio di grande civiltà per smentire chi già pronostica scenari apocalittici per il 9 maggio. Eppure è sufficiente vedere cosa è accaduto nell’ultimo derby della Mole vinto dal Torino sulla Juventus per 2-1 ma che ha fatto discutere per l’esplosione di una bomba sugli spalti che ha ferito 9 persone. Da anni si parla infatti di misure dure nei confronti delle tifoserie ultras che si rendono protagoniste di episodi deprecabili come quello di Torino, anche se effettivamente fino ad ora non si è arrivati praticamente a nessun risultato degno di nota con una differenza sostanziale: quando fatti di cronaca si verificano al sud fiumi di inchiostro e luoghi comuni a go go. Di fronte all’episodio di Torino sarebbe opportuno alzare il livello della discussione ed ammettere che il problema della violenza nel calcio non si risolve con le tessere, i tornelli e la doppia recinzione ma con ben altri sistemi che rimangono guarda caso sempre chiusi nel cassetto.