Nella fattispecie la giovane aveva riferito ai militari del nucleo operativo e radiomobile di essere stata costretta a salire a bordo dell’autovettura dell’uomo, che poi direttosi in una zona isolata la avrebbe picchiata sferrandole dei pugni al volto, con ferite giudicate guaribili in 10 giorni circa. Nell’occasione l’uomo le sottraeva anche un telefono cellulare, che venne trovato qualche giorno dopo dai militari sul mezzo dell’uomo, sottoposto a perquisizione.
La vittima inoltre denunciava di subire da tempo minacce di morte e violenze da parte dell’uomo, a cui era stata legata da relazione sentimentale.
L’autorità giudiziaria ha ravvisato nella condotta dell’uomo i reati di rapina e lesioni. Ora per l’uomo vige il divieto di avvinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla persona offesa, di non avvicinarsi alla stessa in luoghi pubblici mantenendo una distanza di almeno 100 metri e di non comunicarvi in alcun modo, nemmeno telefonicamente o via telematica.