L’importanza delle interazioni bidirezionali intestino/cervello nella malattia gastrointestinale (GI) è ormai sempre più ampiamente riconosciuta, in particolare per ciò che concerne i disturbi gastrointestinali funzionali, i disturbi comportamentali da somatizzazione gastrointestinale e le malattie organiche del tratto gastrointestinale. Il cervello riceve un flusso costante di informazioni provenienti dal tratto GI, integra queste informazioni con altre informazioni intercettate dal corpo e con le contestuali informazioni provenienti dall’ambiente, e rispedisce una risposta integrata a varie cellule bersaglio all’interno del tratto GI. Il più delle volte questi segnali sono inconsci, e quindi non sono percepiti, altre volte possono verificarsi in forma di disagio o dolore costante o ricorrente che caratterizzano la sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
“Il convegno – spiega Ravera – è molto importante per i temi di grande attualità che va ad affrontare. Si tratterà di una preziosa occasione per i nostri medici di confrontarsi con studiosi di fama internazionale in un dialogo che sicuramente aprirà nuove prospettive di dibattito e di interazione”.