Una vita spesa sui parquet di pallavolo, Abbruzzo approdò la prima volta in Campania nel 2001-2002, ingaggiata da Franco Cutolo che la volle fortemente a Salerno, in B1.
Tredici anni dopo, la storia si ripete: il ds della Due Principati ha condotto la trattativa a fari spenti e dopo l’ok di patron Montuori ha compiuto l’affondo decisivo. Alla corte di coach Veglia approda, così, un’altra perla di una lunga collana stagionale.
«In poche settimane ci siamo trovati a gestire due forfait nella “batteria” delle centrali – commenta il direttore sportivo della Due Principati – e quindi abbiamo valutato, di concerto con l’allenatore e la proprietà, l’opportunità d’intervenire ancora per questo rush finale di campionato. A Stefania Abbruzzo mi lega un rapporto di grande stima professionale, consolidatosi negli anni. Abbiamo dialogato, abbiamo ponderato, Stefania s’è rimessa in gioco: mettiamo un mattone d’esperienza nel nostro muro, arriva a Baronissi un’atleta di grande valore, affidabile».
Abbruzzo sarà disponibile per la prossima, insidiosa trasferta di Arzano, in programma domenica 3 maggio alle ore 18. Per lei si tratta di un ritorno da ex: ad Arzano ha militato in B1 nella stagione 2003/2004 vincendo il campionato.
Queste le prime parole di Stefania Abbruzzo: «La trattativa è nata perché ho sentito parlare benissimo di questa società. Società serie in Campania ce ne sono, ma poche. E’ stata una scelta ponderata.
Con la P2P ho avuto contatti già all’inizio dell’anno ma per problemi organizzativi e familiari – le figlie al primo posto – ho dovuto rinunciare. Ora ci sono state condizioni ideali per poter riprendere e poterli aiutare con tutto il cuore perché se lo meritano. Dopo aver parlato con il presidente, il vice, il coach, il ds e poi con la mia amica Anna Pericolo con la quale ho vinto un campionato a Pontecagnano, ho deciso di accettare. Speriamo di arrivare tutti insieme ai playoff. Per vincere la prima regola è l’unione.
Ci possono essere tante singole persone forti in un gruppo ma se non c’è una squadra forte dentro non si vince. Le persone d’esperienza servono, perché possono collaborare con le giovani e questo è un mix fondamentale. Poi ci vuole tanto cuore perché io ho sempre vinto così: tanta voglia di stare in campo, con la passione. Ho preso il numero 1 ed è la prima volta nella mia vita pallavolistica che non ho il 2 sulle spalle ma ci mancherebbe che avessi tolto a qualcuno la maglia. Arrivo con tanta umiltà, ho il sostegno di tutta la mia famiglia e delle mie figlie e per questo è fondamentale.
Mio marito gioca a basket e quest’anno ha vinto il campionato. C’è stato già un anno nel quale abbiamo vinto tutti e due insieme nelle rispettive discipline e si potrebbe aspirare a concedere il bis. Ho già conosciuto la squadra ed è un bel gruppo. Ho visto pure una partita. Anna Pericolo è la stella, la punta diamante, una persona molto carismatica che fa la differenza in campo ed a livello di grinta. Ho visto una partita. E’ un’ottima squadra, sono state solo un po’ sfortunate perché hanno perso in corsa due centrali e questo mi dispiace. Sono un ottimo roster, allestito bene. Conosco Labano e tante altre – Viscito, D’Amico, Fusco – alcuni anni fa erano nei settori giovanili o muovevano i primi passi nelle squadre dove ho militato. Facevano il tifo per me e adesso me le ritrovo al mio fianco, compagne di squadra».
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