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Tradizione Futuro: “Istituire fondo per garantire diritto studio a figli di chi si è suicidato per la crisi”

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Un sostegno concreto ai figli di chi è morto sul lavoro o si è suicidato a causa della crisi, ma anche una forma denuncia «contro il sistema pubblico che non dà adeguata protezione ai cittadini». È questo il senso della proposta avanzata da Tradizione Futuro di istituire un fondo per il diritto allo studio ai figli dei morti sul lavoro o di chi si è suicidato a causa della crisi. «L’idea vuole essere una risposta alla tragedia sociale di chi perde la vita sul lavoro o di chi, a causa dell’eccessivo gravare di tasse, debiti e cartelle esattoriali, si suicida, non riuscendo a far fronte alle angosce e alle sofferenze dell’oppressione fiscale o della mancata occupazione» così Antonio Mola, responsabile dell’associazione, spiegando la proposta.

«Tragedie che si ritrovano nei numeri: negli ultimi due anni i suicidi a causa della crisi sono aumentati del 125% e la provincia di Salerno è la quinta in Italia per morti sul lavoro – ricorda Mola – Dati che impongono azioni concrete per offrire adeguato riscatto a chi resta». «Per la prossima “festa dei lavoratori”, che inaugura in Campania il mese finale della campagna elettorale per le regionali, la politica deve farsi carico di ridare alle persone una speranza in cui credere, fornendo adeguate risposte a chi si trova in difficoltà».

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