Hanno partecipato il Consigliere delegato all’Ambiente Mimmo Volpe, il Capogruppo PD Giovanni Coscia e il Direttore Generale Bruno Di Nesta per la Provincia, il Segretario provinciale De Angelis – accompagnato da Venosi e Caporaso – per la CGIL, il Direttore Generale De Santis per EcoAmbiente Salerno e il dirigente Infante per il Consorzio di Bacino Salerno.
Obiettivo prioritario della Provincia di Salerno è mettere in campo un’azione politico-amministrativa volta a salvaguardare i livelli occupazionali in un settore particolarmente delicato come quello della tutela dell’ambiente. Basti pensare, infatti, che l’Amministrazione Canfora ha recentemente autorizzato la Società EcoAmbiente Salerno a modificare il proprio piano industriale al fine di garantire una continuità lavorativa proprio ad alcuni dei dipendenti ex Aser.
“L’obiettivo è quello di giungere al più presto ad un utilizzo produttivo, almeno fino al 31 dicembre 2015, di personale, che in molti casi ha acquisito una professionalità indispensabile all’ottimizzazione dei servizi delle due società partecipate dalla Provincia – ha affermato il Consigliere Volpe -. Senza voler dimenticare la mancanza di sintonia e l’incomunicabilità fra l’Amministrazione Canfora e la Dirigenza delle due società, è indispensabile ora fare tutto il possibile per porre rimedio alla grave situazione in cui si trovano 34 unità ex ASER e le loro famiglie, tenendo presente che il loro contributo sarebbe salutare anche per una migliore gestione dei servizi sia di EcoAmbirente Salerno che del Consorzio di Bacino Salerno2. A queste ultime dico: è ora di passare ai fatti concreti. Stop a collaborazioni esterne, in convenzione o con lavoro interinale, e utilizzo di personale che ha maturato professionalità e diritti”.
Il Direttore Generale Di Nesta, dunque, ha invitato i rappresentanti di Ecoambiente e Corisa2, secondo le rispettive competenze, a far pervenire presso gli Uffici della Provincia, entro il prossimo venerdi 8 maggio, un piano di ricollocazione dei dipendenti in parola, così come previsto dalla Legge regionale 5/2014.
“Quello che abbiamo chiesto ai nostri interlocutori – ha concluso il Direttore Generale Di Nesta – non solo è previsto dall’attuale quadro normativo e risponde agli indirizzi già dati dal Consiglio Provinciale, ma è anche finanziariamente sostenibile, atteso che si tratta di attività che si autofinanziano e dunque non comporterebbero alcun aggravio sui bilanci delle due società”.
Ma questi signori conoscono anche i problemi enormi come il corisa 3 ed il corisa4?perche non si informano ce de angelus con loro