“Se si fosse fatta la lista unica di Area popolare ci sarei stato anch’io. Ma quando De Mita si è impuntato sulla doppia lista ho capito che all’ultimo momento ci potesse essere un colpo di coda. È finita come la favola del lupo e l’agnello, con il lupo che accusa l’agnello di aver intorbidito l’acqua”. Lo afferma Clemente Mastella in un’intervista al Mattino rilanciata dall’ANSA. “Se De Mita davvero pensava che la prospettiva per la Campania era De Luca, perché l’accordo non l’ha cercato prima? La verità è che l’ha fatto all’ultimo minuto solo per un puro calcolo elettorale”, dice Mastella. ”Pensava di portare a termine un’operazione di largo respiro di cui si sarebbe preso il merito. Invece si è ritrovato da solo, molto solo. Anzi in due, lui e Cesa”. “Numericamente l’accordo ci può stare ma politicamente De Luca ha fatto una minestra indigesta”, prosegue Mastella, secondo cui il candidato del centro sinistra alla Regio.
Fonte ANSA
… sentite quest’altro che dopo averne combinato di tutti i colori sputa pure sentenze.
QUANDO UN PROGRAMMA E’ DA CONDIVIDERE A PRESCINDERE.Il resto sono solo sterili polemiche.
24/11/2014 Presso la sede della segreteria provinciale del partito l’incontro sul tema “L’Udc ed il governo della Regione Campania”.
Non ci interessa –dice De Mita- essere in maggioranza per ottenere uno strapuntino. Oggi siamo nella maggioranza che sostiene Caldoro e completeremo questo percorso, ma vogliamo avviare un ragionamento sui temi concreti. Starà a Caldoro dirci se si parte da un programma o da uno schema, è chiaro però che se non si parte da un programma la cosa non ci interessa……….Faremo accordi sulla base di un programma; diremo no alla babele di un centrosinistra in cui i candidati scendono in campo per una pulsione narcisistica e a Forza Italia che vuol rifare il vecchio centrodestra”.
L’Udc ha dato un contributo importante per l’elezione del presidente Canfora alle provinciale: da qui non si può avere la pretesa di costruire accordi su base regionale, ma certo non possiamo dire che non sia accaduto nulla. Caldoro a volte è stato strabico nel gestire i rapporti con le forze che lo hanno sostenuto, uno strabismo da correggere”.
E ancora
23/03/15 Cobellis all’Ansa.
Alleanze? Non diamo nulla per scontato, le coalizioni si costruiscono. Il problema non è chi ci sta più simpatico tra Caldoro e De Luca ma con chi condividiamo la costruzione del programma”. Così Luigi Cobellis, capogruppo dell’Udc in Consiglio Regionale della Campania, fa il punto sul tema delle alleanze per le prossime elezioni confermando che c’è “un’apertura anche al dialogo – dice – con il centrosinistra”… L’importante è sviluppare un progetto condiviso altrimenti possiamo anche andare da soli, non ci spaventa”. Partendo dall’esperienza nella maggioranza di Caldoro, Cobellis afferma che, nel percorso delle regionali, “è necessario rimettere la palla al centro”. “Da tempo – spiega – diciamo che bisogna fare incontri anche pubblici sulle cose da fare. E solo nei giorni scorsi siamo riusciti ad avere un primo incontro con Caldoro sulla sanità, settore su cui abbiamo visioni non coincidenti: è difficile affrontare il tema con toni trionfalistici, ci sono anche cose che non hanno funzionato in questi cinque anni”.…
E a me personalmente, a margine di un incontro presso il salone del Gonfalone del Comune di Salerno il 20/02/15 sul tema “Democrazia Cristiana attualità di un modello politico che continua a servire all’Italia” alla mia domanda all’on.De Mita di un possibile sostegno a De Luca mi rispose “….tutto è possibile è presto ma se ne sta discutendo.”
Come si intuisce era già nell’aria viste le correnti che spiravano, era solo questione di tempo i soliti tempi biblici della nostra politica, il resto credo che sia stato merito di De Luca quale elemento aggregatore su un programma credibile e fattibile di rilancio della Regione, un programma che per essere realizzato ha bisogno come ha sempre detto di un’ampia partecipazione di forze politiche che in esso si riconoscono. Non ha mai fatto mistero, e chi è stato attento in quello che De Luca in questi mesi va dicendo, di aver si bisogno dei voti di chi fin qui lo ha sostenuto, ma necessitano anche i voti di chi riflettendo si è convinto che cinque anni sono trascorsi realizzando il nulla, anzi aggravando di più l’esistente.
Quindi nessun scandalo o come si suol dire trasformismo, ma soltanto presa d’atto di un fallimento e di un errore commesso alle passate elezioni, e di un’ altrettanta convinta presa d’atto che la sola scelta per risalire la china del baratro in cui la Regione è stata condotta, non tanto per colpe di malgoverno di natura criminale, ma soltanto da una miope capacità amministrativa derivata forse da una mancanza di esperienza di come si amministra che le scelte da fare oggi o mai più sono quelle di dare la fiducia a chi in questi anni e anche prima ha dato dimostrazione che quando occorre ci si assumono responsabilità pesanti da sopportare, ma che per chi fa politica non per una candidatura di partito, ma per una candidatura del territorio, per una ragione di sostanza e di stile politico. È un’opportunità perché una regione governata in maniera civile valorizza il merito, rispetta le comunità e vanta efficienza amministrativa qualunque sia il colore politico. De Luca si è proposto per questo, egli può dare l’anima nell’illustrare e realizzare il programma che ha condiviso con quanti in questi mesi lo hanno incontrato,può metterci energie politiche, fisiche, nervose ma alla fine decidiamo noi. Abbiamo noi la responsabilità di cambiare ora la Campania, a lui la responsabilità che si è assunto che questo cambiamento si realizzi.
In una competizione elettorale ci sono discese in campo di chi le compie per interessi personali o per puro narcisismo, ma c’è anche chi questa scelta la fa per una profonda convinzione di rendere, e il suo curricola gli è testimone, un servizio utile alla propria comunità. Ne sente l’impulso preponderante, perché crede in quello che fa , lo crede fino in fondo essendo questa la scelta di una vita politica, di un senso civico e non per un cinico opportunismo.
Un grande politico e statista diceva:” Un politico pensa alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni”.
Una frase che chi amministra dovrebbe tenere scolpita nella propria mente, renderla faro delle proprie azioni.
Il futuro, il progresso dipendono dalle nuove generazioni e dalla qualità dei suoi giovani, investire su di loro per un sano sviluppo, creare per loro le opportunità di crescita, il lavoro, il diritto inalienabile allo studio, dare un impulso a un cambiamento costruttivo, tutto questo e altro ancora è nel programma di Vincenzo De Luca.
Mastella, De Mita rappresentano la peggiore politica italiana che per 50 anni hanno dissanguato soprattutto il Sud.
Non vogliono proprio mollare, gente che non ha mai lavorato, che si arricchita speculando sulle spalle dei campani, sono la peggiore Campania.
Ci mancava solo Pecoraro Scanio poi il carrozzone era completo!
Con questi soggetti la Campania non verrá mai fuori dal baratro in cui si trova, né mai si liberera dei cosentiniani, casalesi, camorristi.
Onorevole Mastella ai fatto la fine del Benevento
gente di merda che ha pensato è tuttora pensa solo ad arrichhire le loro tasche ma prima o poi ve li poterete a presso i vostri sporchi soldi!!!
Eccola Rita….5 anni fa erano buoni Mastella e De Mita,mi sai dire perchè votasti Caldoro,eri una fans di De Mita,ora solo che hacondiviso il programma di De Luca,non è buono,rappresenta la peggiore politica,la colpa è pure del chirichetto,non ha presentato nessun programma,sta dicendo solo fesserie come stamani sugli ospedali,ma secondo te De Luca vuole o far chiudere gli ospedali che ha dettoCaldoro,ma quello si farà prendere per pazzo se li volessero toccare,il problema che il chirichetto non ha niente da proporre e si inventa stronzate per farsi la campagna elettorale,poi ci sono persone come Rita che credono che u ciuccio vola, SVEGLIAMOCI E’ ORA DI CAMBIARE.
Cinque anni fa ho votato Caldoro perché non c’era alternativa a De Luca, quest’anno votero MS5.