Il provvedimento coercitivo si fonda sulla puntuale e mirata attività investigativa svolta dalla squadra Mobile con il coordinamento della Procura. In particolare gli accertamenti sono stati incentrati sull’escussione nell’immediatezza di persone informate dei fatti, sulla capillare acquisizione e sull’attenta analisi di immagini estrapolate da sistemi di videosorvaglianza presenti in zona, nonchè sulle perquisizioni. Il movente è stato individuato nella convinzione maturata negli indagati, da ritenersi arbitraria – allo stato – che le due vittime fossero coinvolte nel furto compiuto qualche giorno prima a casa del Viviani. Di qui, sempre nell’ottica degli arrestati, la necessità di vendetta e di riaffermazione della propria capacità di controllo del territorio.
COMUNICATO STAMPA UFFICIALE QUESTURA DI SALERNO
IL METODO DELLE FASCETTE NELLA PORTA. Nel corso della conferenza stampa è stato svelato un modus operandi del tutto nuovo e particolare da parte degli autori dei furti in appartamento che starebbero utilizzando particolari fascette utilizzate per verificare se le abitazioni prese di mira per i colpi, vengono abbandonate per tot ore al giorno. Si tratta di linguette di plastica posizionate in prossimità della serrature. La caduta serve a verificarne che la porta è stata aperta e che la casa è occupata quini non idonea al colpo. Viceversa i ladri possono entrare per fare razzia.
Intervista al Procuratore Corrado Lembo
Intervista Capo della Squadra Mobile De Salvo
eh brav e sciem. Duie guapp’tiell e carton ca vonn fà chell cann fatt e parient!
Sciemmmmm