“Sono nato e cresciuto a Eboli – ha detto Conte emozionato – dove ho maturato il mio impegno politico inteso come servizio, buona pratica, promozione del bene comune. A questa politica m’ispira e mi orienta e che voglio recuperare”.
L’esponente del PD ha poi aggiunto: “Ho scelto di candidarmi in una competizione dove i cittadini abbiano il diritto e la possibilità di scegliere un nome, un cognome e una storia perché a loro e solo a loro vorrò rendere conto del mio agire”.
Diversi i punti sensibili all’attenzione di Federico Conte, a cominciare dal progetto dell’Unione dei Comuni della provincia di Salerno con la creazione di quattro grandi quadranti, la Città del Sele, del Sarno, dell’Irno e del Diano e del Cilento, la valorizzazione delle identità territoriali come leva di sviluppo produttivo, una maggiore proiezione verso il Mediterraneo e le sue economie, fino alla necessità di dotare la Facoltà di Medicina di Salerno di un impianto organizzativo più solido, affinchè possa diventare un polo di ricerca e medicina di eccellenza. “Tra le tante e diverse eccellenze che il nostro territorio è in grado di esprimere ma che molto spesso non è capace di comunicare e raccontare”.
Abbiamo finito con il padre, adesso dobbiamo sorbirci pure il figlio.
Ma adesso i privilegi la casta cerca di tramandarli anche per linea ereditaria? Spero solo che la sua storia politica, se mai ci sarà, sia diversa da quella del padre.
MA NUN E’ BBUON NISCIUN? STATV A CAS VOI E I CINQUE STALLE
Ma ti conosci Carmelo Conte o parli a schiovere???
Tu statt a cas!!!
Pentacagati a casa a pane e acqua e webbete a vita.
Ripeto, siete una cosa eccezionale: dite che De Luca non ha fatto niente per Salerno e se l’ha fatto ha solo proseguito l’era di Vincenzo Giordano (uomo di Carmelo Conte), poi il figlio Federico si candida con l’ala riformista del Pd e manco va bene. Fate pace con il cervello per favore. E pensate al vostro mentore che si è messo a parlare anche di mammografie. STATT A CASA, TU I CINQUE STALLE, I PORTABORSE, L’EX COMPAGNO DI MERENDE DI BERLUSCONI (IL VOSTRO GURU GIANROBERTO), IL RACCOMANDATO RAI NEL 1978 DA DE DE MITA (IL CONDANNATO GRILLO) E QUANTI ANCORA VI CORRONO APPRESSO.