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Mercato S.Severino: giovani disoccupati tra i 18 e i 30 anni come scrutatori

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“Gli scrutatori che saranno impegnati nei seggi in occasione delle elezioni regionali del 31 maggio prossimo sono stati individuati tramite un sorteggio avvenuto tra i giovani, iscritti naturalmente all’albo comunale degli scrutatori, ma nel contempo inclusi nelle liste di disoccupazione e di età compresa tra i 18 ed i 30 anni.

Una soluzione assolutamente innovativa, che abbiamo proposto anche su indicazione del consigliere comunale di minoranza Fabio Iannone e che la Commissione Elettorale ha recepito, che tiene conto dello stati di disagio sociale e della sfavorevole congiuntura economica, che penalizza principalmente i giovani e le nuove generazioni della nostra Città”.

Così il Sindaco, Giovanni Romano, all’esito delle operazioni effettuate l’8 maggio dalla Commissione Elettorale nell’espletamento della procedura relativa alla designazione degli scrutatori che, affiancando il Presidente, nominato dalla Corte d’Appello ed il Segretario, costituiscono il seggio elettorale.

“La Commissione Elettorale ha posto in essere una proposta nuova ed originale, credo inattuata nel nostro comprensorio, che mostra la dovuta attenzione alle giovani generazioni. Un segnale, un semplice segnale, ma una opportuna dimostrazione di attenzione. Ricordo, al riguardo, che la legge dispone la nomina diretta, ma noi non abbiamo inteso avvalersi di questa prerogativa e siamo andati oltre, all’insegna della trasparenza e dell’attenzione alle problematiche sociali”.

“Ringrazio, prosegue il primo cittadino, il Segretario Generale, dr.ssa Angela Maffucci ed i componenti l’Ufficio Elettorale, in particolare la signora Carmela Fenza, che, in tempi rapidi, si sono adoperati per dare concretezza all’idea dell’Amministrazione Comunale. Sento di ringraziare anche il consigliere comunale Fabio Iannone che ha promosso l’iniziativa: l’Amministrazione è sempre pronta a raccogliere ed attuare proposte costruttive, dirette unicamente al vantaggio complessivo della Comunità ed al bene comune, superando le divisioni e le distinzioni di parte”.

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