La commemorazione, alla quale interverranno alcuni rappresentanti della famiglia Amato e gli alunni delle scuole di Ravello, vedrà l’introduzione del sindaco, Paolo Vuilleumier e le relazioni dell’arcivescovo della diocesi Amalfi-Cava de’ Tirreni, Orazio Soricelli, e di monsignor Giuseppe Imperato, parroco della chiesa di Santa Maria Assunta.
Al termine, saranno presentate le ricerche svolte dagli studenti, sulla vita e l’opera di don Pantaleone Amato e la proiezione di interviste, realizzate dai partecipanti al progetto web-tv “Ravello vista con l’occhio dei ragazzi”.
“Come è noto, la nostra amministrazione riserva sempre un ruolo importante alla conservazione della memoria della storia locale, che oltre all’accrescimento culturale e civile dei cittadini, costituisce un momento di forte coesione sociale, rafforzando l’identità del paese – spiega il primo cittadino – Monsignor Amato ha dedicato la sua esistenza civile e religiosa alla comunità ravellese, prodigandosi per accrescere il culto del Santi Medici Cosma e Damiano, per costruire il nuovo santuario, per realizzare opere come la strada per San Cosma e Torello, la Casa del Pellegrino e la Casa di Accoglienza di Sambuco con la relativa chiesa, oltre alle tante altre attività sociali poste in essere durante i quasi sessant’anni del suo ministero”.