“Su troppi episodi succedutisi negli ultimi anni – sottolinea Cirielli – dall’inchiesta sulle attività criminali di un’organizzazione di stampo camorristico in città e rivelatrici, in primis, di possibili «agganci» nel settore delle municipalizzate, su cui troppo poco si è detto e fatto, ai gravi «disordini» avvenuti in occasione della processione di San Matteo, il candidato De Luca dovrebbe fare chiarezza. Da ultimo il duplice omicidio per l’affissione dei manifesti su cui è stato detto molto del candidato per cui affiggevano le due persone morte e ancora nulla del candidato presidente per cui affiggevano gli assassini”. “L’ex sindaco di Salerno, invece- conclude Cirielli -, è troppo impegnato nel raccontare fandonie sul lavoro fatto nella città capoluogo, che ha reso uno dei Comuni più indebitati d’Italia, e soprattutto nello squallido gioco dello scaricabarile che, purtroppo per lui, non funziona più”.