La B può rappresentare davvero un affare per i due co proprietari. Tra abbonamenti, diritti Tv, merchandising, contributi dalla Lega e valorizzazione dei giovani la Serie B non è la gallina dalle uova d’oro ma neppure la serie C e gli incassi tra i cadetti potrebbero raddoppiarsi rispetto alla media di 11 mila spettatori a partita in Lega Pro. Campionato di B a parte sarebbe opportuno far cadere qualche altro muro tra la squadra e la tifoseria facendo disputare qualche allenamento ulteriore a porte aperte. Un modo questo per coltivare la passione dei tifosi evitando distacchi e barriere. Insomma se il presente è ancorato su basi solide il futuro non potrà che arridere ai granata e consentire di aprire un ciclo vincente che possa portare la Salernitana nell’olimpo del calcio italiano. Le premesse ci sono tutte. I tifosi sono pronti a fare la loro parte. Il resto dovrà farlo la società che da sabato scorso sembra parlare anche il dialetto salernitano e non più solo quello della Capitale.