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Evacuo a Salerno Granata lancia la sfida alla Salernitana: «Temo Negro e Calil»

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Con i suoi 14 gol è stato uno degli artefici principali della promozione in serie B del Novara. Accostato spesso alla Salernitana nel corso del mercato estivo scorso, Felice Evacuo, bomber da doppia cifra da sette anni consecutivi, guiderà l’attacco dei piemontesi proprio contro i granata nel match di apertura di un triangolare che vedrà coinvolto anche il Teramo, ed il cui esito determinerà il vincitore della supercoppa di serie C: ”In un primo momento,dopo la sentenza di primo grado che ci aveva inizialmente tolto otto punti, era difficile credere alla promozione diretta. Con la sentenza di secondo grado che ci ha restituito cinque punti, eravamo convinti di potercela fare in quanto il Bassano, nelle ultime tre partite, avrebbe potuto pareggiarne una. Ciò è avvenuto, e grazie anche al  nostro filotto di vittorie siamo riusciti a scavalcarli.” Cosi in esclusiva a SalernoGranata.

E adesso festeggiamenti sia a Salerno che a Novara. Con questo clima di festa quanto è difficile preparare una partita?

“La supercoppa è una formalità in quanto sappiamo benissimo che quello che bisognava ottenere è stato già conquistato. Certamente è una competizione che andrà onorata, però credo anche che le due squadre abbiano speso molto a livello mentale per raggiungere i rispettivi obbiettivi, pertanto, è possibile che si arrivi a queste partite leggermente più rilassati.”

Hai calcato quasi sempre i campi del girone C, adesso ti ritrovi per la prima volta in carriera (tranne una parentesi alla Florentia Viola) al nord. Qual è il campionato più difficile a tuo parere?

“Sono due campionati diversi.Da un punto di visto tecnico il girone è settentrionale è molto più avanti. Le squadre sono più attrezzate e dispongono di campi dove è possibile giocare maggiormente a calcio. E poi ci sono tanti giovani promettenti in prestito da società importanti come Juve, Inter e Milan. Quest’ultime preferiscono prestare le loro promesse alle società del Nord in modo da poterli osservare più spesso. Il girone Sud, invece, è molto più difficile da un punto di vista ambientale. Basti pensare a Reggina e Messina che dispongono di un pubblico importante nonostante si siano ritrovate nei bassifondi di classifica. .”

In estate fosti accostato alla Salernitana, poi la trattativa saltò. Come mai?

“Ci fu una trattativa ma non si trovò il punto di incontro. Successivamente la Salernitana acquistò degli ottimi calciatori, alcuni di essi sono stati anche miei compagni, pertanto, conosco bene il valore della rosa granata. Quest’ultima ha disputato un grande campionato vincendo sul Benevento che a sua volta aveva costruito una squadra fortissima.”

Quale elemento della Salernitana sarà maggiormente da temere?

“Dico Negro e Calil, i quali sono stati i valori aggiunti della squadra dal punto di vista offensivo. Il brasiliano nella prima parte, mentre Maikol nella seconda. Sono due attaccanti che in questa categoria possono fare la differenza. E cosi è stato”

Ex del Benevento, quale è stata, a tuo parere, la differenza tra la squadra granata e quella sannita?

“La differenza è stata nella settimana che anticipava il derby tra le due squadre. La Salernitana è stata brava a gestire quella situazione mentre il Benevento, nel momento topico del campionato,  non è riuscito a mantenere la testa. Personalmente immaginavo chi delle due compagini si sarebbe ritrovato davanti  dopo lo scontro diretto avrebbe vinto il campionato…”

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