Frase, questa, utilizzata spesso da Lotito per definire l’allenatore della doppia promozione dalla D alla C1. Con Galderisi si è finiti a colpi di carte bollate. Con Sanderra c’è stata stima ma mai vero feeling. Con Gregucci, lo scorso anno, a play off sfumati arrivò immediatamente il benservito. Scelta che provoco qualche fibrillazione anche nella compagine dirigenziale. Poi l’avvento di Somma (ingaggio a cifre irrisorie), le tensioni post amichevole col Parma e l’addio al veleno del tecnico salernitano. L’arrivo in corsa di Menichini amato e odiato nonostante il record di punti e vittorie. Con l’ultimo capitolo di questa stagione, ancora da disputare, non è passato giorno in cui non si è parlato dell’addio ormai imminente del tecnico di Ponsacco.
L’allenatore toscano ha già un contratto in essere per la prossima stagione (la clausola di rinnovo automatico in caso di promozione tra i cadetti). Occorre partire da questo per ragionare con l’allenatore a Supercoppa conclusa e capire il da farsi. Nella valutazione bisognerà tenere conto della posizione di Fabiani e del rapporto non idilliaco con l’allenatore della promozione in B. I nomi che circolano in queste ore sono quelli di Toscano, già lo scorso anno accostato ai granata prima di Somma ma ci sono anche quelli di Giovanni Lopez, Massimo Drago e Roberto Boscaglia. Nelle ultime ore sono circolati anche i nomi di due tecnici di grande esperienza come Gigi Del Neri e Gigi De Canio. Entrambi fermi da tempo. Nomi che vengono, però al termine di ogni ragionamento con l’allenatore dei record Menichini.