Ieri davanti ai giudici della Terza Sezione Penale il dibattimento è entrato nel vivo con le dichiarazioni rese da una psicologa e una sociologa, chiamati come testi della Procura. L’inchiesta prese le mosse proprio dalle confidenze dei bimbi all’operatrice di una casa famiglia (la psicologa presente in tribunale), in cui erano ospitati per metterli a riparo da un contesto familiare già ritenuto difficile e degradato.
All’epoca dei presunti abusi avevano dai tre agli undici anni, e sia il bambino che le due sorelline avevano confermato una storia agghiacciante fatta di abusi seriali compiuti con la complicità dei genitori, che secondo l’accusa li avrebbero venduti per decine di volte. Ieri sia sociologa che psicologa nell’udienza a porte
chiuse hanno ribadito quelle accuse rimarcando il ruolo del padre in quello squallido contesto.
Le violenze si sono consumate nell’estate del 2006 in un appartamenato di Cappelle. Le case degli “orchi” erano a Cappelle, nel centro storico, a via Sabatini e
nella zona orientale. Qui venivano condotti i tre fratellini. L’orrore è duranto fino al 2008 quando sono scattate le indagini.
Fonte Metropolis
publicate i nomi e le foto di questi orchi tutto il mondo li devono vedere,castrateli questi bastardi.-
NON FATE I NOMI DI QUESTE BESTIE ??’ FATECELI GUARDARE IN FACCIA…LI VOGLIO INCONTRARE PER STRADA……NEANCHE IL SEGNO DELLA FRENATA
Ce n’e’ uno condannato in primo grado nelle liste di De luca (Psi Napoli)