Lo ha detto oggi a Napoli Salvatore Vozza, candidato di Sinistra al Lavoro alla presidenza della Regione Campania, inaugurando il comitato elettorale di via Scarlatti.
«D’altra parte è evidente come le vicende campane interessino davvero poco al premier, se non per i riflessi che gli scandali campani hanno in altre regioni al voto, a partire dalla Liguria. Personalmente mi interessa poco se il premier è in imbarazzo a farsi vedere al fianco del suo candidato in Campania e ai tanti impresentabili alleati del PD».
«Ancor meno – ha proseguito – come appare sempre più evidente, se lui in fondo al cuore preferirebbe un successo del contendente di centro-destra: da parte mia ho già da tempo la consapevolezza che il PD renziano, il partito della Nazione, sia ormai una formazione centrista e che Sinistra al Lavoro sia l’unica sinistra oggi presente in Campania».
«Il vero problema – ha sottolineato – è per la nostra Regione e per tutti i suoi cittadini, con un Presidente del Consiglio e segretario del principale partito di maggioranza che considera la Campania una zavorra imbarazzante e dannosa, una parte d’Italia irrecuperabile, in cui è inutile investire risorse, progetti ed energie. Questa sensazione, da cittadino campano prima ancora che da competitor politico, è sinceramente insopportabile».
«Abbiamo più volte invitato il premier – ha detto Vozza – ad occuparsi meno del marketing elettorale e di più dei drammatici problemi della nostra Regione, a partire dal lavoro che non c’è e da una desertificazione industriale a cui il Governo, vedi i casi dell’Alenia e della Whirlpool, sembra contribuire invece di portare soluzioni».
«La Campania – ha concluso – negli ultimi cinque anni è stata profondamente danneggiata dalle scelte di Caldoro, come i tagli indiscriminati su sanità e trasporti, e dalle incapacità e opacità della sua Giunta, come nel caso dei Fondi Europei, con oltre quattro miliardi che restituiremo all’Europa perché non siamo stati in grado di spenderli. Renzi, nel doppio ruolo di premeir e segretario del PD, mostra di non voler cambiare questa situazione e anzi sembra addirittura sperare nella nefasta conferma di Caldoro».