“Bisognerebbe vietare tutte quelle su società calcistiche dalla LegaPro in giù”. “Parliamo di un universo – spiega – nel quale il giro economico che si crea supera nettamente il fatturato stesso delle squadre. Le scommesse, per dirla tutta, qui fanno introitare soldi più di quanto non vengano guadagnati con gli stipendi: parliamo di calciatori giovani spesso sottopagati se non addirittura mai pagati. Corromperli, facendoli entrare nel cono d’ombra delle scommesse truccate, diventa facilissimo”.
Intanto il Codacons presenta una formale richiesta di “costituzione di parte offesa nel procedimento sul calcioscommesse aperto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro”. Ne dà notizia, con un comunicato, l’associazione dei consumatori “che nella vicenda – si aggiunge – rappresenta gli utenti e i tifosi, evidentemente danneggiati dal fenomeno delle partite truccate”. “Ci costituiamo oggi parte offesa – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – in rappresentanza della categoria dei tifosi italiani, soggetti lesi sul piano morale e patrimoniale dalle alterazioni delle partite e chiederemo un risarcimento danni milionario nei confronti dei responsabili di quella che è a tutti gli effetti una truffa a danno della collettività”.
Il Codacons annuncia anche la pubblicazione di un modulo sul suo sito “attraverso il quale – si afferma ancora nel comunicato – i tifosi delle squadre coinvolte nell’inchiesta della Procura potranno chiedere un indennizzo per gli incontri pilotati. Il danno subito da una moltitudine di soggetti è evidente: chi ha speso soldi per accedere agli stadi, per abbonamenti, trasferte, scommesse relative alle partite truccate, potrà chiedere un risarcimento ai responsabili degli illeciti, oltre che il danno sul piano morale, per la lesione della buona fede con cui un tifoso segue la propria squadra del cuore”