Nella domenica della Pentecoste, giorno che celebrava, (nel 50simo giorno dalla Pasqua), un tempo la fine del raccolto e che nella tradizione cristiana commemora la discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli Apostoli raccolti nel cenacolo, si ripete il tradizionale rito della pioggia dei petali di rose al Pantheon di Roma. La Città di Giffoni Valle Piana, rappresentata al Pantheon per il tramite del responsabile dell’antica basilica romana, monsignor Antonio Tedesco, originario di Giffoni, e tenendo fede all’impegno sottoscritto da circa vent’anni con la Basilica Collegiata “Sancta Maria ad Martyres” del Pantheon di Roma, dona ogni anno fiori coltivati nel vivaio della famiglia Sica ubicato nella Valle del Picentino.
Domenica 24 maggio una delegazioni di fedeli giffonesi con il Sindaco Paolo Russomando sarà presente alla Santa Messa delle 10:30. Al termine della funzione religiosa, raggiunta la sommità della cupola del Pantheon, ad un’altezza di 43 metri – i Vigili del Fuoco di Roma lasceranno cadere «dall’occhio del cielo», l’ampia apertura circolare di 9 metri di diametro che irradia luce e calore all’interno del Pantheon, migliaia di petali di rose rosse sui fedeli creando una suggestiva quanto spettacolare atmosfera. Il protocollo sottoscritto con il comune di Giffoni Valle Piana, risale al 1995, ma la tradizione cristiana ha quasi duemila anni: deriva anche dall’antica festa di Pentecoste dei primi cristiani a Roma, quando la rosa rappresentava anche lo Spirito Santo ed era il simbolo del sangue versato dal Crocefisso per la redenzione dell’umanità.
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