I valori più bassi si registrano in Friuli (13%), Veneto (18%), Emilia-Romagna (25%). Le altre regioni si collocano tra il 33% della Liguria e il 43% della Calabria. L’erosione – spiega Legambiente – è “un fenomeno naturale amplificato dall’antropizzazione delle coste, dalla riduzione dell’apporto solido dei fiumi in mare e da un’inadeguata gestione del problema”. Eppure ”progetti invasivi per installare nuove barriere artificiali pendono su molte aree costiere”: come gli interventi previsti ”a Santa Maria del Focallo nel ragusano, il grande progetto nel Golfo di Salerno e quello sul litorale laziale di Ostia”.
“Le iniziative di pulizia saranno anche un momento di riflessione e di sensibilizzazione sulla gestione del territorio e sulle opere veramente utili alla tutela dell’ambiente”, dichiara Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente. Oltre 300 gli appuntamenti previsti in tutto il Paese per la tutela del mare e delle coste promossi da Legambiente insieme con Cial, Novamont, Mareblu e Virosac, in contemporanea a eventi in altri 10 Paesi mediterranei. ”L’obiettivo dell’impegno di Legambiente – dice Giorgio Zampetti, responsabile scientifico dell’associazione – è di tutelare e preservare la natura degli habitat costieri, liberare l’accesso alle spiagge e liberarle dal cemento, avviare una radicale riqualificazione dell’esistente e progettare e realizzare opere di adattamento dell’erosione costiera”