“Io, Annamaria Sarno, mamma di Dario, non cerco vendetta ma cerco giustizia per riuscire a dare serenità a mio figlio Dario, che ha perso la vita all’età di 21 anni. La vita non si può perdere per motivi futili e incomprensibili per una mamma. Io cerco la verità che ha causato la perdita di mio figlio. Chiedo alla giustizia che faccia il suo corso e che non faccia finta di nulla perché non fanno parte dei figli del potere, che passano per figli senza voce, senza anima, senza “core”.
Che restano senza giustizia come è solito verificarsi con queste leggi assurde. Io, da mamma chiedo solo la verità e chi ha procurato la morte di mio figlio paghi. Se tutto questo non dovesse succedere io mi affido alla fede del Signore che dia pace soprattutto a mio figlio Dario e a tutti noi che gli abbiamo voluto bene”.
Per la morte di Dario Ferrara è indagato al momento un 26enne accusato di omicidio volontario – come scriveva Il Mattino il 3 maggio. Inizialmente il 26enne era accusato di «lesioni gravissime» poi l’accusa è cambiata in seguito ai risultati trapelati dall’autopsia. In attesa di chiudere le indagini, la Procura disegna oggi un nuovo scenario sulla morte di Dario, ucciso – secondo l’ipotesi investigativa – volontariamente dall’altro ragazzo, con il quale avrebbe litigato alle 16 di sabato 25 aprile.
I primi, ma comunque parziali risultati dell’esame autoptico effettuato dal medico legale Giovanni Zotti, avevano fornito indicazioni sulla natura delle lesioni riportate dal giovane. E cioè, «derivanti da corpo contundente». Due sarebbero stati i colpi che avrebbero provocato al ragazzo un grave trauma cranico, conseguenza poi della morte.
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