Lo ha detto Salvatore Vozza, candidato di Sinistra al Lavoro alla presidenza della Regione Campania.
«De Luca – ha affermato – per una rivincita personale sta esponendo la Campania a gravi rischi. Se dovesse vincere, in quanto condannato in primo grado per aver nominato contro la legge un suo assistente in un ruolo pubblico, incorrerà nella legge Severino e non potrà essere proclamato presidente. Il rischio è il completo stallo istituzionale per la Campania e il ritorno alle urne fra meno di un anno. Non contento di questa grave decisione, per paura di perdere il candidato del PD ha imbarcato come alleato chiunque, fascisti, demitiani, cosentiniani, indagati e persone troppo vicine agli ambienti malavitosi».
«Renzi – ha proseguito Vozza – dice di non prendere lezioni di morale e di lotta alla mafia da nessuno. De Luca risponde alle accuse di Saviano dicendo che dice sciocchezze. La realtà purtroppo è ben diversa e qui in Campania lo stiamo vedendo con chiarezza. Chi si allea con certe persone non è credibile nel contrasto alla malavita. Ugualmente chi forza la legge dal suo stesso partito votata per diventare presidente. Le scelte politiche sono quello che conta e per contrastare la camorra in questa regione non basta un tweet per l’anniversario della strage di Capaci. Se il PD vincerà le elezioni non solo porterà in consiglio i propri alleati impresentabili, ma con loro governerà».
«Domani – ha detto – la Commissione Antimafia dirà i nomi dei candidati che a suo giudizio non sono degni di partecipare a queste elezioni. De Luca e il PD in queste settimane non sono stati in grado di fare il nome anche solo di un impresentabile. In compenso come sempre hanno cacciato la cantilena del voto utile. Piuttosto parlerei di voto impresentabile».
«Dall’altra parte, – ha concluso – allo stesso modo Berlusconi e Caldoro hanno taciuto sui propri impresentabili, nonostante le liste di centro-destra continuino a traboccare di candidati per nulla limpidi. Senza dimenticare che la Regione amministrata da Caldoro se fosse stato un comune sarebbe stata già da tempo sciolta per infiltrazioni mafiose. Per tutto questo invito gli elettori campani, liberi e democratici, a scegliere Sinistra al Lavoro, l’unica coalizione di sinistra presente a queste elezioni, la lista che ha fatto fin dall’inizio una netta scelta di trasparenza e legalità nell’individuazione dei propri candidati».