Un atteggiamento “della vecchia e stantia politica”. La scelta del presidente tocca infatti al Ministero delle Infrastrutture che deve scegliere tra una rosa di nomi, proposti da Comune di Napoli, ex Provincia e Camera di Commercio. Per Caldoro, la mancata nomina “è la cartina di tornasole che a Napoli non si vogliono fare le cose”. E la “responsabilità è del Governo”. “E però si viene a dire che il compito e della Regione – ha aggiunto – Non sopporto la menzogna, questa è una baggianata”. “Sfido a un dibattito pubblico con le carte – sottolinea – a dire cosa non è stato fatto”. “Questa è una campagna elettorale macchiettistica e queste persone ci fanno fare brutte figure – conclude – Ho sperato fino alla fine che il candidato fosse Nicolais, almeno ci saremmo confrontati nel merito delle questioni”.