Un appello, spiega, “a rispettare la legge”. Qualora la Cassazione decidesse, infatti, che la competenza sulla sospensione dagli incarichi spetti al Tribunale ordinario e non a quello amministrativo, “saremmo in una gravissima e deteriorata condizione di caos istituzionale, credo unico caso al mondo”.
Quella di Vincenzo De Luca, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Campania, “è una candidatura contro la legge”. C’è un “candidato presidente che sicuramente, il giorno dopo, non può fare il presidente della Regione e quindi crea un vuoto di potere gravissimo”. “Una situazione – conclude – ai limiti della tenuta istituzionale”.
Si arriva sui giornali internazionali e dobbiamo preoccuparci tutti per l’immagine del Paese”. Caldoro , commenta così l’articolo apparso sui quotidiani internazionali sulle vicende di Vincenzo De Luca, e l’eventualità che scatti la sospensione dalla carica come conseguenza della Legge Severino. “Credo che non ci sia un caso al mondo di democrazia – dice – che vede una persona che si candida per un ruolo che non può ricoprire”. “Ne parlano come uno scandalo internazionale – afferma – ma per noi è molto di più che nota di scandalo, un pericolo vero e reale di caos situazionale”. Caldoro dice di “citare il virgolettato di Renzi per l’Italicum”. “Disse che la motivazione più forte per fare la legge elettorale era la sicurezza di avere un candidato premier poi eletto, così il giorno dopo si sa chi è il presidente del Consiglio”. “Io faccio lo stesso appello: noi il giorno dopo dobbiamo avere un presidente di Regione – conclude – andiamo a votare i candidati che il giorno dopo possono prendere possesso del ruolo e sono pronti per affrontare i gravi problemi che ha la Campania“. “Non è un appello a votare per me – conclude – ma a votare per chi può fare il presidente di Regione”.
(ANSA).