Durante il sopralluogo circa 200 mc di rifiuti costituiti da terre e rocce da scavo, matoni, materiale ferroso, plastica, pezzi di eternit frammisti e materiale di demolizione. Il reiterato smaltimento abusivo dei rifiuti, ha modificato in modo permanente lo stato dei luoghi, con degrado dell’area protetta di notevole interesse paesaggistico e ambientale apportando sostanziali modifiche al normale deflusso delle acque del fiume Badolato, del torrente S. Sofia e del vallone Tuncurullo.