Caldoro distingue nettamente la vicenda della lista della Commissione Antimafia rispetto a quella della legge Severino. “E’ la casta, il potente che si difende a prescindere?”, si chiede Caldoro. “E’ un errore perché si deve avere rispetto per i cittadini – sottolinea – senza mai anteporre gli interessi personali o ambizioni personali che poi si traducono in accusa verso un’istituzione del Paese”. “E’ un fatto molto grave – aggiunge Caldoro – una candidatura contro la legge che produce ciò che stiamo vedendo”.
Caldoro dice di non sapere cosa deve fare ora De Luca, ma spiega: “Io non avrei mai accettato una candidatura contro legge, questo è quello che avrei fatto io”. “Questa candidatura crea una particolare situazione, bisogna reagire con senso delle istituzioni, decoro, forza e serenità – conclude Caldoro – anche rispondendo a situazioni di accuse o rilievi della Commissione. Dobbiamo rasserenare gli elettori”.