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Regionali: per l’Antimafia sono 16 gli impresentabili: c’è anche Vincenzo De Luca

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Alla vigilia delle elezioni regionali la commissione Antimafia ha annunciato la lista degli incandidabili. C’era attesa per conoscere
i nomi degli “impresentabili” candidati alle regionali di domenica prossima resi noti nel corso di una conferenza stampa tenuta dal Presidente Rosy Bindi al termine dell’Ufficio di presidenza e della seduta plenaria della Commissione. Nella lista dei 17 nomi compare anche il candidato governatore della Campania Vincenzo De Luca. Sono 13 e tutti campani i candidati impresentabili alle Regionali, oltre ai 4 pugliesi individuati dalla commissione Antimafia. Di questi 9 candidati impresentabili sono con Caldoro, gli altri 3 figurano nelle liste civiche che corrono nel centrosinistra.

L’Antimafia segnala che dagli atti trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno risulta che pende un giudizio a carico di De Luca, nel procedimento per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con “condotta in corso” (e altri delitti, quali abuso d’ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). La prossima udienza è fissata per il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con una nota del 25 maggio 2015, che l’imputato De Luca “ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso”.

“Nessuna iniziativa è stata presa in modo autonomo dalla presidente Bindi”. Così il presidente Commissione Antimafia Rosy Bindi sulle critiche che le sono state mosse. “L’Ufficio di presidenza, allargato ai capigruppo, ha condiviso tutte le procedure nelle diverse fasi del percorso di verifica, dando pieno mandato alla presidente di concludere il lavoro”.

Nelle comunicazioni rese dalla presidente Bindi alla Commissione Antimafia, distribuite anche alla stampa, sono ricordati: i compiti che la legge istitutiva assegna alla Commissione per indagare sul rapporto tra mafia e politica, tutti i profili di legittimità e la metodologia seguita per la verifica sulle candidature prevista da un codice, approvato all’unanimità dalla Commissione e pubblicamente discusso dalla Camera e dal Senato.

Ecco i nomi: il candidato presidente del Pd Vincenzo De Luca, Antonio Ambrosio di Forza Italia, Luciano Passariello di Fratelli d’Italia, Sergio Nappi di ‘Caldoro presidente’, Fernando Errico di Ncd, Alessandrina Lonardi di Forza Italia, Francesco Plaitano di Popolari per l’Italia, Antonio Scalzone e Raffaele Viscardi entrambi di Popolari per l’Italia,Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civicaCarmela Grimaldi della lista Campania in rete e Alberico Gambino della lista Meloni Fdi. Tra questi, dunque, ci sono anche il candidato del centro sinistra in Campania, sulla cui candidatura pende la spada di Damocle della legge Severino, e Sandra Lonardo, moglie dell’ex ministro Clemente Mastella.

La lista dell’Antimafia arriva a due giorni dalle elezioni in sette regioni. Le parole del Premier Matteo Renzi prima delle diffusione della lista, nella quale è compreso anche un candidato di grande rilievo come De Luca, il leader del Pd Matteo Renzi aveva dichiarato: “Sono pronto a scommettere che come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire nessuno di questi candidati – nessuno! – verra eletto”. Il presidente del Consiglio aveva definito “surreale e autoreferenziale” il dibattito sul tema. 

“Nelle liste del Pd non ci sono candidati impresentabili tranne il candidato presidente della Regione Campania” – ha affermato il presidente dell’Antimafia -. “Saremmo stati inadempienti se non avessimo fatto questo lavoro anche perché il tema della classe dirigente ha superato quello dei programmi”, ha detto Bindi rispondendo ad una domanda sulle frasi pronunciate da Renzi. “La commissione ha passato al vaglio i nomi di 4.000 candidati – ha aggiunto – alla ricerca di coloro che, in base a un codici di autoregolamentazione parlamentare, non vincolante, non potrebbero concorrere perché rinviati a giudizio per reati di stampo mafioso o per i cosiddetti “reati spia” come racket, usura, riciclaggio”. E ha poi dichiarato: “Nessuna interferenza con la campagna elettorale, impresentabili non vuol dire che sono ineleggibili”.

ORFINI, “DE LUCA È PRESENTABILE, SENTENZE DA GIUDICI”. “De Luca, secondo la legge, è presentabile, tanto che lo abbiamo candidato. E i campani si sono espressi a suo favore attraverso le primarie. Le sentenze le danno i magistrati”. Così a Rai Radio2 “Un Giorno da Pecora” il presidente del Pd Matteo Orfini, commentando la dichiarazione della commissione Antimafia riguardo l’incandidabilità di Vincenzo De Luca. “Come noto non ho mai avuto un buon rapporto con De Luca. Ciononostante, quello che sta accadendo in queste ore è davvero incredibile. L’iniziativa della presidente della commissione Antimafia – aggiunge – ci riporta indietro di secoli, quando i processi si facevano nelle piazze aizzando la folla”.

M5S, “IMPRESENTABILI IN QUASI TUTTI PARTITI. NESSUN NOSTRO CANDIDATO NELLA LISTA”. Nessuna sorpresa per la non presenza di alcun candidato del M5S nella lista degli ‘impresentabili’ redatta dalla commissione Antimafia. Lo stesso non possiamo dire delle altre forze politiche. Forza Italia, Ncd, Fratelli d’Italia, oltre le liste a loro collegate, sono ben presenti nella lista”. A partire dal candidato del Pd alla regione Campania, Vincenzo De Luca”. Così i membri della commissione Antimafia del M5S. “E’ oltraggioso che i partiti abbiano chiuso tutti e due gli occhi offrendo ai cittadini candidati indegni di rappresentarli. Se i partiti adottassero le stesse misure del M5S non ci sarebbe bisogno di leggi né, tantomeno, che una commissione parlamentare ne dichiari la loro impresentabilità” concludono.

Domenica andranno al voto Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia. Si rinnovano contestualmente le amministrazioni di 1.065 Comuni fra cui 17 città capoluogo.

 

M5S: Grillo, De Luca è impresentabile,voto per lui è inutile.   “De Luca impresentabile. Il voto a De Luca è inutile, quello a Valeria Ciarambino è utilissimo. Il voto a De Luca in Campania oltre che inutile è dannoso. #delucaritirati”. Lo scrive Beppe Grillo su twitter.
DE LUCA APPRENDE LA NOTIZIA MENTREE’ A PRANZO. Vincenzo De Luca ha appreso di essere nella lista dei
cosiddetti ‘impresentabili’ stilata dalla Commissione Antimafia mentre era a pranzo con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti in un albergo del lungomare di Napoli. A girargli su Whats App un’agenzia battuta pochi minuti prima è stato un suo collaboratore.

“Mi accusano di aver difeso 250 operai. Ma io ne faccio altre tremila di quelle varianti”. Vincenzo De Luca non arretra di un millimetro rispetto alle accuse di truffa e concussione che gli vengono contestate nell’inchiesta ex Ideal Standard, quella per la quale è finito nella lista dei cosiddetti ‘Impresentabili’ dell’Antimafia. Parlando a Napoli, il candidato del Pd alle Regionali in Campania ha difeso il suo operato in una vicenda per la quale – ha ricordato – “ho rinunciato alla prescrizione”.

 

ECCO NEL DETTAGLIO CHI SONO GLI IMPRESENTABILI (SCHEDA ANSA).
Sono 16 (non 17 come appreso in un primo momento) i candidati alle prossime elezioni Regionali segnalati come ‘impresentabili’ dalla commissione Parlamentare Antimafia: 4 in Puglia (due sostengono il candidato Presidente Schittulli, uno Emiliano e uno Poli Bortone) e 13 in Campania (9 sostengono Caldoro e 4 De Luca, tra cui lo stesso candidato presidente). Ecco chi sono.

++ PUGLIA ++ – Fabio Ladisa (32 anni), Popolari per Emiliano, circoscrizione Bari. E’ stato rinviato a giudizio a Bari per tentata estorsione. L’ udienza è fissata per il 3 dicembre 2015. – Enzo Palmisano (53 anni),Movimento politico per Schittulli, Area Popolare, circoscrizione Brindisi. Condannato in primo grado per corruzione aggravata, il reato è stato prescritto in Appello; presentato ricorso,il procedimento pende in Cassazione. – Giovanni Copertino (62 anni), Forza Italia, circoscrizione Bari. Nei suoi confronti pende un procedimento a Bari per corruzione aggravata e altro: è stata dichiarata la prescrizione e contro questa sentenza pende l’appello. – Massimiliano Oggiano (46 anni), Lista Oltre con Fitto, Schittulli presidente, circoscrizione Brindisi. Imputato a Brindisi per associazione mafiosa e per corruzione elettorale, con l’aggravante mafiosa. E’ stato assolto in primo grado e pende l’Appello con udienza fissata per il 3 giugno prossimo.

++ CAMPANIA ++ – Antonio Ambrosio (64 anni) Forza Italia, circoscrizione Napoli. Condannato con patteggiamento a due anni (pena sospesa) per concussione, reato dichiarato estinto. In un altro procedimento, sempre del tribunale di Nola, è stato rinviato a giudizio per tentata concussione. Udienza fissata all’1 luglio.

– Luciano Passariello (54 anni), Fratelli d’Italia, circoscrizione Napoli. E’ stato rinviato a giudizio della Procura di Nola per “impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita”, aggravato dall’abuso dei poteri inerenti una pubblica funzione; il gip di Nola si è dichiarato incompetente e ha trasmesso gli atti alla procura di Roma che ha disposto il rinvio a giudizio. Udienza fissata al 18 giugno.

– Sergio Nappi (59 anni), lista Caldoro Presidente, circoscrizione Avellino, rinviato a giudizio per tentata concussione e altro quale sindaco del comune di Monteforte Irpino. La prossima udienza del processo, davanti al tribunale di Avellino è fissata per il 18 novembre 2015.

– Vincenzo De Luca (66 anni), Pd, candidato presidente. Dagli atti trasmessi dal procuratore di Salerno risulta che pende un giudizio a suo carico per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con “condotta in corso” (e altri delitti, quali abuso d’ufficio, truffa aggravata, associazione per delinquere). Prossima udienza il 23 giugno 2015. La procura di Salerno ha comunicato, con una nota del 25 maggio 2015, che De Luca “ha rinunciato alla prescrizione relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso”.

– Fernando Errico (58 anni), Ncd, Campania popolare, circoscrizione Benevento. Risulta a suo carico un procedimento della procura di Napoli per concussione, pendente in fase di giudizio, con udienza di rinvio fissata per il 3 giugno 2015. Inoltre, presso il tribunale di Benevento è imputato in un procedimento per concussione continuata che pende in fase dibattimentale, con udienza fissata per il 15 settembre.

– Alessandrina Lonardo (62 anni), Forza Italia, circoscrizione Benevento. A suo carico vi è un procedimento della procura di Napoli, pendente in primo grado, in cui si ipotizza il reato di concussione, con udienza di rinvio fissata al 3 giugno 2015. Nel certificato dei carichi pendenti viene indicata la concussione tentata e non consumata.

– Francesco Plaitano (62 anni), Popolari per l’Italia, circoscrizione Salerno. E’ accusato a Salerno per “ruolo direttivo in associazione mafiosa”: è in corso il processo in tribunale e la prossima udienza è fissata per il 2 luglio 2015. Sempre il tribunale di Napoli lo ha condannato in primo grado a 4 anni di reclusione per estorsione. Pende l’appello.

– Antonio Scalzone (61 anni), Popolari per l’Italia, circoscrizione Caserta. Rinviato a giudizio per associazione mafiosa: la prossima udienza davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere è prevista per il 9 novembre 2015.

– Raffaele Viscardi (40 anni), Popolari per l’Italia, circoscrizione Salerno. Rinviato a giudizio per vari reati tra cui abuso d’ufficio e corruzione; l’udienza dibattimentale è fissata per il 15 luglio prossimo.

– Domenico Elefante (57 anni), Centro Democratico-Scelta Civica, circoscrizione Napoli. Condannato in primo e secondo grado a Napoli per concussione a due anni e 8 mesi; la Cassazione ha dichiarato prescritto il reato e rinviato il procedimento per la decisione sugli interessi civili.

– Carmela Grimaldi (45 anni), lista Campania in rete, circoscrizione Salerno. Assolta dal tribunale di Nocera Inferiore per concorso esterno in associazione mafiosa e partecipazione ad associazioni finalizzate al traffico di droga. Ha fatto appello la procura generale di Salerno.

– Alberico Gambino (48 anni), Meloni-Fratelli d’Italia-An, circoscrizione Salerno. Condannato dal tribunale di Nocera Inferiore per concussione e violenza privata a due anni e 10 mesi di reclusione. Pende appello.

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