Il neo Governatore della Campania dovrà essere immediatamente sospeso dal presidente del Consiglio dei Ministri su relazione del Prefetto, sentiti i ministri degli Interni e degli Affari regionali. Una situazione a dir poco imbarazzante per il Premier Matteo Renzi che dopo averlo sostenuto in campagna elettorale, in pratica, dovrebbe decretare la sospensione di De Luca. Non solo. Dal momento che la sede del dicastero degli Affari regionali è vacante a causa delle dimissioni del ministro Maria Carmela Lanzetta, avendone assunto l’interim, Renzi sarebbe doppiamente coinvolto nell’espletamento della procedura.
Quanto al parere del Viminale, Angelino Alfano lo aveva detto in anticipo: «C’è una legge e sarà applicata». All’orizzonte non ci sarebbero i margini di manovra per il Governo: sembra impraticabile anche la soluzione che furbescamente era stata ipotizzata alla vigilia ovvero quella di far nominare all’ex sindaco di Salerno, appena eletto, la giunta regionale ed un vice presidente prima che egli stesso venga sospeso. Il combinato disposto della legge Severino e dello statuto della Regione Campania infatti esclude chiaramente questa opzione poiché «un atto del genere sarebbe contrario all’ordinamento». Il risultato sarebbe uno soltanto: l’inevitabile ritorno alle urne.
A MENO CHE… In realtà una soluzione ci sarebbe: servirebbe un intervento legislativo, varato da Renzi nel Consiglio dei Ministri che disciplinerebbe un’ipotesi come quella che si è verificata in Campania, dove la Severino lascerebbe “decapitata” la Regione e si affidi al consigliere più anziano della maggioranza, che resterebbe in carica per un periodo variabile a guidare la giunta. Un periodo, nel caso di De Luca, di 18 mesi, quanto la durata della sospensione prevista dalla Severino.
LE RIPERCUSSIONI. Consentire a De Luca di nominare la giunta prima di essere sospeso, esporrebbe Renzi anche a conseguenze penali. A chi glisuggerisce di dilatare i tempi lo spingerebbe a commettere un abuso d’ufficio. In realtà ci sarebbe un ulteriore scenario limite ovvero che De Luca – appena eletto – decidesse di forzare la mano nominando comunque una giunta. In questo caso la Regione dovrebbe essere commissariata, per macroscopica violazione di legge, con provvedimento del Presidente della Repubblica su proposta del governo. Sarebbe un caso senza precedenti.