In Campania lo scrutinio è andato avanti tuta la notte in maniera molto lenta. Emblematico il dato di Salerno dove il conteggio delle schede è avvenuto con enorme ritardo. Fin dai primi exit poll, dalle proiezioni e poi nel conteggio delle schede scrutinate l’ex Sindaco di Salerno è stato sempre avanti confermando con il passare delle ore un vantaggio di circa 2-3 punti percentuali sul rivale politico. Sia Caldoro che De Luca hanno preferito, fino a questo momento, non commentare il dato elettorale. Il primo è rimasto nella sede del comitato aperto in un noto albergo cittadino mentre De Luca è rimasto nella sua Salerno. Si recherà a Napoli solo nelle prossime ore. Il Movimento 5 Stelle ottiene un dato storico che supera il 18% consentendogli di sedere per la prima volta tra i banchi della Regione.
IL DATO NAZIONALE. Alla fine il risultato è un 5-2. Con diversi motivi di preoccupazione per il PD. Il partito del Premier Matteo Renzi conserva la guida della Regione in Marche, Puglia e Toscana. Mantiene l’Umbria, ma con un margine risicato, al di là di ogni previsione. Perde sonoramente in Veneto, regione che resta saldamente nelle mani della Lega ma strappa la Campania al centrodestra. Soprattutto però perde la Liguria, dove lo strappo con la minoranza interna si fa sempre più avvelenato. Nel complesso – secondo le ultime proiezioni dell’Istituto Piepoli – il Pd è il primo partito con il 23,7%; secondo è il M5s con il 18%, terzo la Lega al 12,5%. Forza Italia è al 10,7%, Fratelli d’Italia al 4,2%, Area popolare al 3,5%.
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