Lo scorso anno i quattro ragazzi, tra i 12 e i 14 anni, hanno dovuto abbandonare con le loro famiglie le proprie case nell’Iraq del nord dopo gli attacchi dell’ISIL. Oggi vivono assieme a migliaia di abitanti di Mossul e della Piana di Ninive nel quartiere cristiano di Erbil, nella parrocchia di Sant’Elia, parte della Diocesi caldea. Vivere il mondo attraverso gli occhi di altri, quello che il Festival offre ai partecipanti, è l’esperienza che i nostri giovani amici iracheni vivranno e condivideranno con tanti altri ragazzi, grazie alla generosità di due imprese italiane, la SSE Sirio Sistemi Elettronici SPA di Prato e Valvitalia di Pavia che hanno condiviso l’iniziativa proposta dall’ambasciatore Marotti.
Marotti ha incontrato le quattro famiglie a Erbil domenica 24 maggio assieme al parroco, Padre Douglas al-Bazi. Le famiglie hanno dato il loro assenso e i quattro ragazzi saranno accompagnati in Italia da uno dei loro insegnanti. Fra 45 giorni Giffoni, la città di Salerno e tutti i comuni limitrofi si apprestano ad accogliere 3600 ragazze e ragazzi provenienti da 50 nazioni. Oltre agli iracheni, a Giffoni ci saranno tanti altri ragazzi provenienti dalle aree interessate da conflitti come la Giordania, il Libano, il Pakistan, Siria e Palestina. Un momento di grande, emotiva e culturale esperienza che mette in luce, ancora una volta, la speciale partecipazione ed ospitalità dei cittadini campani alla mission di Giffoni.
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