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Querela De Luca a Bindi, per procedere indispensabile autorizzazione Camera dei Deputati

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Sarà la giunta per le immunità a stabilire se la querela di De Luca contro la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi per diffamazione e altri reati avrà un seguito oppure no. La procedura segue un iter diverso rispetto ai cittadini comuni perchè vede coinvolta una parlamentare.

La querela contro la presidente della Commissione parlamentare sarà trasmessa dalla Procura della Repubblica di Salerno (dove è stata depositata) a quella di Roma, competente per territorio, e determinerà l’avvio di indagini preliminari, che potranno essere archiviate se non saranno ravvisati fatti di rilievo penale.

Già nella fase delle indagini preliminari, peraltro, Rosy Bindi potrà eccepire l’applicabilità nei suoi riguardi dell’articolo 68 della Costituzione, ossia l’immunità parlamentare. Se ciò avverrà, il giudice per le indagini preliminari dovrà sospendere il procedimento e disporre la trasmissione degli atti alla Camera dei deputati.

La delibera della Camera sarà indispensabile anche in assenza di richiesta di Rosy Bindi, se il pm intenderà esercitare l’azione penale. L’aula di Montecitorio, ricevuti gli atti e ascoltato il parere della giunta per le immunità, potrà negare l’autorizzazione a procedere, e in tal caso il procedimento dovrà essere archiviato; oppure concederla. In questo secondo caso, il procedimento seguirà il suo iter normale.

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