«Hanno ferito gli attacchi violenti sferrati negli ultimi giorni a Vincenzo De Luca, e questo non solo per i contenuti inaccettabili ma anche e soprattutto per i modi e i mezzi utilizzati da chi li ha rivolti».. E’ uno dei passaggi di una lunga intervista di Piero De Luca primogenito del governatore al quotidiano il Corriere del Mezzogiorno. Nell’intervista concessa a Gabriele Bojano Piero De Luca nel ripercorrere le tappe della vittoria del padre parla anche del suo essere figlio di Vincenzo De Luca: «Quanto ha contato? Finora ha contato nella misura in cui ho avuto il privilegio di ricevere da vicino insegnamenti ed esempi di vita di straordinario valore: la cultura del lavoro e del sacrificio; l’integrità morale ed intellettuale nella condotta del proprio impegno lavorativo; il rispetto per la sofferenza ed il dolore; l’attenzione ai più deboli; la capacità di non arrendersi dinanzi alle difficoltà, anche quando sembrano insormontabili; ed infine, una grande ironia nell’analisi delle vicende della vita».
Bojano gli chiede se sta studiando da sindaco e Piero De Luca risponde: «Credo che per chiunque sia un onore immaginare di governare la propria città ma manca ancora un anno alle elezioni e in politica un anno equivale a un’era geologica. Quello che conta, per Salerno, è non disperdere quanto finora realizzato, occorre un gruppo dirigente entusiasta e motivato che faccia tesoro dell’attuale esperienza amministrativa. I nomi, credo, non appassionino nessuno in questa fase. E poi al momento opportuno il candidato del Pd al governo cittadino sarà scelto attraverso una consultazione aperta e trasparente».
Fonte Corrieredelmezzogiorno.it