“Se l’applicazione della legge è indifferente alla conservazione dell’organo (il Consiglio regionale della Campania, ndr), e credo di no perché si parla di sospensione e non di eleggibilità, è razionale la procedura che consenta all’organo di vivere e di applicare la sospensione”. Così Ciriaco De Mita sul “nodo” della Legge Severino che pende sul neo presidente eletto della Regione Campania, Vincenzo De Luca. L’ex presidente del Consiglio, che nelle elezioni del 31 maggio ha sostenuto, con l’Udc, il candidato presidente del Pd, dice di “ragionare in maniera molto serena”, anche se, aggiunge, “mi rendo conto che la razionalità, soprattutto nell’ultimo periodo, latita parecchio”. “Le leggi, –
conclude De Mita – anziché stabilire le regole, contengono il risultato. Accade che quelli prevedibili sono pochi, mentre quelli che poi accadono davvero sono molteplici”. L’iniziativa, poi, della Commissione parlamentare Antimafia di pubblicare gli elenchi dei cosiddetti “impresentabili”, secondo De Mita, “è irrazionale. L’irrazionalità di quella decisione, consiste nel fatto che non aveva e non ha alcun effetto”.