L’inchiesta è quella che ha visto la condanna in primo grado di De Luca, nel gennaio scorso, per abuso d’ufficio, sentenza al centro del caso legato all’ applicazione della sospensione prevista dalla legge Severino. La pubblica accusa aveva chiesto già in primo grado la condanna di De Luca per peculato. Ora la procura chiede in appello la riqualificazione della pena, mentre i legali dell’ex sindaco di Salerno hanno depositato una richiesta di assoluzione del loro assistito perché “il fatto non sussiste”.
Intanto Vincenzo De Luca in queste ore è a palazzo Chigi a Roma dal premier Renzi. Il vincitore delle elezioni regionali in Campania è entrato nella sede del governo dall’ingresso posteriore senza rispondere ai giornalisti. Vincenzo De Luca ha lasciato Palazzo Chigi dopo poco più di un’ora.
E’ il primo faccia a faccia dopo le regionali con il vincitore in Campania: dalle indiscrezioni, i due avrebbero discusso soprattutto della nuova Giunta e della figura del vicepresidente, destinato a reggere la Campania quando per il governatore scatterà la sospensione prevista dalla legge Severino. Renzi avrebbe insistito per nomi di alto profilo e che diano il senso dell’innovazione: oggi De Luca ha detto di aver in mente “un vicepresidente che vi faccia sognare”, ma senza sbilanciarsi oltre. E continua a tenere banco la questione dei tempi per la sospensione.
“Rilassiamoci – ripete oggi De Luca – prima bisogna insediare la nuova Giunta, il Consiglio, gli organi, poi chi è interessato alla Severino si sottoporrà alla procedura prevista”. Vale a dire, ci sarà il tempo di nominare la Giunta e la governabilità sarà comunque assicurata dal vicepresidente. Ovviamente dopo la sospensione De Luca ricorrerà subito al giudice ordinario: “C’è già un precedente – ricorda – quello della Corte d’Appello di Bari che rigettò la sospensione reintegrando un consigliere regionale”..