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Si allungano i tempi per il rimpasto al Comune di Salerno

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Chi scalpita nelle retrovie per prendere il posto di Luca Cascone e Franco Picarone dovrà aspettare ancora. E l’attesa potrebbe essere ancora lunga, fino a sei mesi addirittura, come fa intendere in una intervista al Mattino il segretario provinciale del Pd di Salerno, Nicola Landolfi, che raggiunto al telefono dalla nostra redazione conferma questa valutazione e lascia intendere che molto dipenderà anche dalla direzione nazionale del Pd in agenda oggi a Roma. Si discuterà del caso Campania e quanto verrà fuori potrebbe avere ricadute anche nel contesto locale. La sensazione è che il rimpasto al Comune di Salerno vada fatto alla luce non solo del risultato elettorale, ma anche del quadro di alleanze che va delineandosi in vista delle amministrative di primavera.

Un ruolo di primo piano lo ha acquisito l’Udc, che aspira ad un delega pesante non solo in giunta regionale ma anche nella giunta di Palazzo di Città a Salerno. E poi c’è il ruolo svolto da alcune personalità di partito che hanno contribuito non poco al successo del 31 maggio; per non parlare di coloro che, in consiglio comunale, in questi anni sono stati gli alfieri di mille battaglie, nei banchi della maggioranza ma anche al fianco di De Luca nelle aule di tribunale per le vicende giudiziarie che hanno interessato l’ex sindaco. Ad ogni modo, prima di ogni rimpasto bisognerà attendere la proclamazione degli assessori eletti al consiglio regionale.

Fino a quel momento, Cascone e Picarone resteranno al loro posto, ma come detto i tempi possono essere anche lunghi, considerato il fatto che potrebbero anche non dimettersi lasciando che sia la giunta regionale per le elezioni a sollevare la loro incompatibilità spingendoli a lasciare la carica di assessore comunale. Oltre alle deleghe all’Annona e alla Mobilità c’è anche quella al Turismo che fu di Enzo Maraio e che oggi è nelle mani del sindaco facente funzioni. Per non parlare del possibile ingresso nello staff di De Luca dell’assessore Buonaiuto (in questo caso si libererebbe anche la poltrona al Bilancio). Nessuno, però, sembra intenzionato ad accelerare i tempi: per costruire la coalizione che si presenterà alle elezioni comunali del 2016 la strada è ancora lunga.

Fonte LIRATV

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