C’è però anche una pista “romana” nella caccia al vicepresidente: secondo alcune indiscrezioni, nella lista c’è infatti anche Fabrizio Barca, economista ed ex ministro per la coesione del governo Monti, esperto di Fondi europei e vicino a quella sinistra del partito che non è però in aperto contrasto con Renzi. Proprio dalla pista Barca emerge un altro possibile candidato alla vicepresidenza, Marco Rossi Doria, fondatore a Napoli dei Maestri di strada e che con Barca ha condiviso da sottosegretario l’avventura di governo, rimanendo a lui vicino.
Impazza anche il totoassessori con il prima fila Mario Casillo che, forte delle oltre 31.000 preferenze, ambirebbe all’ assessorato ai trasporti e potrebbe spuntarla. Ma nella giunta di De Luca ci saranno anche nomi della società civile, a partire da Rossi Doria, fino ad Amedeo Lepore, economista della Seconda Università di Napoli, e a Giuseppe Oliviero, attuale consigliere delegato della Mostra d’Oltremare. Intanto resta l’attesa delle proclamazione degli eletti da parte della corte d’appello di Napoli, attesa a giorni. Entro venti giorni dalla proclamazione il consigliere anziano convocherà poi il primo consiglio in cui De Luca porterà giunta e vicepresidente, mirando a blindare subito il suo governo dal rischio-Severino.
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