Questo uno dei passaggi della lettera che il presidente uscente della giunta regionale, Stefano Caldoro (centrodestra) ha inviato ai funzionari. Caldoro è intervenuto in seguito alle polemiche sollevate qualche giorno fa da Vincenzo De Luca, suo successore neoeletto, che aveva detto: “Ho diffidato le strutture regionali su alcune gare bandite a maggio, comunque tutto il pacco arriverà sul tavolo dell’Anticorruzione e della procura della Repubblica”.
“Pervengono dai mezzi di comunicazione – scrive Caldoro nella lettera agli uffici – notizie circa presunte diffide, effettuate nei confronti della Giunta regionale in carica e delle strutture amministrative dell’Ente, nonché di enti strumentali e società partecipate, finalizzate a sospendere gare ed altre attività amministrative in corso di svolgimento, con richiamo alla possibilità di revoca degli atti assunti e di trasmissione degli stessi agli organi inquirenti”.
”Al riguardo – afferma Caldoro – si ricorda che, come già precisato nella nota prot. n. 8019/UDCP/GAB VCG2 del 28 aprile u.s., ai sensi dell’art. 66 dello Statuto regionale, agli organi di direzione politica dell’amministrazione regionale spettano esclusivamente funzioni di programmazione e indirizzo politico-amministrativo, mentre ai dirigenti, agli uffici amministrativi e alle altre strutture serventi dell’Ente, spetta l’adozione degli atti e dei provvedimenti amministrativi non rientranti nell’esercizio delle predette funzioni, da assumersi nell’esplicazione della propria autonomia gestionale, nonché nel rispetto del principio di buon andamento dell’amministrazione e di continuità dell’azione amministrativa”.
Conseguentemente ”la predetta attività gestionale, anche allorché dia seguito ad atti programmati, assunti o deliberati dalla stessa Giunta, nella fase di pienezza dei propri poteri, ovvero a seguito dell’adozione di atti necessitati e urgenti, non è soggetta alle limitazioni dei poteri degli organi politici, operanti nel periodo elettorale e nella conseguente fase antecedente all’insediamento del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionali”. Caldoro quindi richiama gli uffici regionali “sulla necessità – scrive – di proseguire, come di consueto, in tutti gli adempimenti connessi all’esercizio della predetta attività, al fine di evitare indebiti rallentamenti o arresti dei procedimenti in corso e conseguenti possibili pregiudizi alla continuità dell’attività amministrativa, nonché eventuali danni erariali o a terzi”.
Il presidente uscente conclude invitando i funzionari della Regione a “vigilare, ciascuno nell’esercizio delle rispettive competenze, sul corretto svolgimento delle stesse attività da parte degli uffici, degli enti strumentali e delle società sottoposti alla propria vigilanza, denunciando tempestivamente alle autorità competenti eventuali turbative o indebite ingerenze nelle stesse da parte di soggetti non legittimati, né competenti all’esercizio delle predette attività”.