“De Luca era candidabile ed eleggibile. La procedura della legge Severino scatterà dopo la proclamazione da parte della Corte di Appello e coinvolgerà diversi organi amministrativi prima della firma del decreto da parte del presidente del Consiglio”. Il vice premier
Angelino Alfano ha risposto così in aula alla camera durante il
question time all’interrogazione del deputato di Forza Italia Paolo Russo, relativa alla condanna in primo grado del neo governatore della Campania,
Vincenzo De Luca.
“Ai fini dell’avvio del procedimento finalizzato alla sospensione – chiarisce Alfano – occorre attendere la proclamazione degli eletti. La sospensione può essere applicata solo nei confronti di chi è già in carica. In tutti i precedenti casi analoghi la sospensione è sempre stata successiva alla proclamazione degli eletti. Gli adempimenti procedurali comportano l’intervento di più amministrazioni per poi concludersi con il decreto del presidente del Consiglio”. Il ministro dell’Interno, in risposta a un’altra interrogazione di Sinistra e Libertà, ha poi aggiunto: “Il Consiglio Regionale non sarà sciolto. L’eventuale sospensione del neo eletto presidente non inficia l’assemblea”.
ASSIST ANCHE DA CANTONE. Arrivano da Alfano e Cantone due assist a Vincenzo De Luca nell’avvicinamento al suo insediamento e alla possibile applicazione della Severino. Il ministro degli interni ha escluso lo scioglimento del Consiglio regionale e il ritorno alle urne. Una posizione che rafforza De Luca, così come quella dell’autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, che ha proposto a Camere e Governo 25 modifiche alla Severino. Più forte, De Luca continua il lavoro per formare la squadra di governo ma si prepara anche alle prime uscite pubbliche: domattina sarà alla Camera di Commercio di Napoli per Expandere 2015, un incontro con le imprese, organizzato da Compagnia delle Opere Campania.