La battuta velenosa di Tenza mette in crisi la ricezione avversaria che cigola (20-8). Poi sbaglia Aversa al servizio e Pericolo dall’altra metà campo rastrella un aces. Primo set agli archivi col punteggio di 25-11 per la Due Principati. Nel secondo parziale, Baronissi ingaggia un pericoloso testa a testa: Troncone trova l’incrocio delle righe (7-6), De Chiara un muro punto (9-8) ma cala l’intensità irnina e l’Alp Aversa, sorniona, non aspetta altro (10-12). Resta invariato il sestetto base; sul -4 (11-15), coach Veglia decide d’intervenire col time out. E ottiene equilibrio: contro break 3-0 P2P e time out ospite (14-15). Pericolo c’è su una palla che scotta (17-16). Ci sono pure Troncone in mani-fuori e De Chiara in fast (19-18). E’ doppio vantaggio P2P ma il set è giovane e Aversa afferra tutto: 20 pari. Pericolo gira il braccio per il 22-20 e coach Veglia alza anche il muro chiamando in campo Rago. Tenza è al servizio sul 24-20 ma Baronissi riesce nell’impresa di farsi risucchiare sul 24 pari per eccesso di.. scioltezza.
Ai vantaggi, Pericolo imbuca il pallone del 25-25 ma l’Alp, che rimette in gioco con una ricezione sbilenca il pallone, destinato out, del 26 pari, crede nella conquista del set e lo fa suo per 26-28. Terza frazione con Alp Aversa avanti 9-12. Dopo un parziale, il secondo, buttato alle ortiche, il Pala Irno attende la scintilla che inneschi di nuovo la miccia della P2P ma la squadra di Veglia fa fatica a ritrovarsi e accusa il colpo. Il coach salernitano mischia a più riprese le carte, dà riposo a Viscito (per Della Sala) e ad Anna Pericolo (in luogo della sorella Alessandra)ma il vantaggio aversano cresce a dismisura fino alla chiusura del set, in carrozza, per 14-25. Ed è qui, sull’orlo del precipizio, che la Due Principati in versione Araba Fenice vien fuori dalle macerie. Alla disperata ricerca del tie break che le darebbe la chances di gara-3, al cambio campo Baronissi è scossa dalle parole del suo tecnico che pigia sul tasto delle motivazioni, dell’orgoglio. Inizia a sciogliersi pure il pubblico di casa e il PalaIrno, “salottiero” fino a quel momento e in attesa degli eventi, diventa termosifone di passione. Rabbiosa e nuovamente determinata, Baronissi va avanti 16-8.
Poi Viscito e Pericolo costruiscono e Tenza al servizio conserva (23-13).Chiude Viscito in aces: 25-14. Arriva il tie break, la lotteria del volley. Come in gara-1, Baronissi si gioca tutto al quinto set ma stavolta c’arriva col vento in poppa, con la forza dei nervi, trascinata dalla sua bomber. Pericolo picchia tutto, Tenza le arma la mano mancina e la percentuale al tiro di Pericolo è meravigliosamente pesante. Baronissi “gira” campo sull’8-6. C’è pure Rago in campo e c’è D’Amico in grande spolvero. Pericolo e Abbruzzo si guardano negli occhi e organizzano il muro dell’11-6. Aversa si difende con onore ma la Due Principati ha l’inerzia, non molla il timone. Finisce 15-8. Si va a gara -3 di una serie infinita. Si riparte domenica ad Aversa alle ore 20.
E’ tutto in equilibrio, sarà una finalissima degna della pallavolo campana di serie C tra due squadre che hanno onorato i playoff fino all’ultima stilla di sudore. Il “terzo tempo” che poi va in scena a fine partita fa onore allo sport e alla pallavolo campana. Cinque minuti prima della mezzanotte, quando cala il sipario sul PalaIrno, Baronissi applaude la sfidante e si congeda facendo pervenire, attraverso il suo patron Franco Montuori, pizze fumanti nel proprio spogliatoio e in quello della “consorella” campana Alp Aversa, rivale solo nel perimetro di gara, solo per cinque set. La stretta di mano conclusiva, occhi negli occhi, tra i due presidenti, è figlia di una stima forte e consolidata. Le parole, seguite da un abbraccio, dicono tutto: «Vinca il migliore».