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Porta Ovest di Salerno: ecco cosa hanno fatto i periti nel primo giorno di lavoro

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E’ durato l’intera giornata il sopralluogo dei cinque periti nominati da Procura, Autorità portuale e società Tecnis nel cantiere di Porta Ovest a Salerno, finito sotto sequestro per un’indagine a carico di sei persone in seguito al cedimento di una paratia di sostegno all’interno di una delle due gallerie in costruzione. I periti hanno pianificato il lavoro da svolgere nei prossimi giorni e rilevato i punti dei carotaggi, cioè dei prelievi di materiale al fine di verificare le tecniche di costruzione messe in campo e la qualità della miscela di calcestruzzo utilizzata. A quanto si apprende, i cedimenti su cui si indaga non sarebbero apprezzabili ad occhio nudo, ma va controllato cosa abbia ceduto nello strato di roccia soprastante le calotte di cemento già costruite.

I carotaggi servono a fare una mappa della stratigrafia della roccia e del terreno e per capire se esistano falde acquifere da canalizzare. Tecnicamente, i rilievi dovrebbero essere effettuati con l’inserimento di un tubo cavo di plastica perfettamente rettilineo in un foro lungo 18 metri. Ad intervalli di tempo successivi, una telecamera monitorerà lo strato di montagna attorno al tubo, verificando eventuali movimenti o piegamenti del tubo stesso: in caso di esito positivo, si può ipotizzare lo spostamento o la pressione esercitati dal materiale roccioso soprastante la galleria. Sui tempi, nonostante la rapidità assicurata dalla Procura, non c’è alcuna certezza: tutti i consulenti lavoreranno fianco a fianco con i pm titolari delle indagini e con gli investigatori della DIA.

Fonte LIRATV

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