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Salernitana: situazione in stand by per la panchina

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Sospesa, congelata, nel limbo: ormai sono questi da settimane i termini più abusati in riferimento alla panchina della Salernitana. A complicare la programmazione del club granata, in questi giorni, ci hanno pensato le perquisizioni della Digos nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli, che ha fatto slittare appuntamenti e incontri per definire i piani futuri in casa della Salernitana. Si rallenta, ma non ci si ferma. Per il momento Lotito ha sistemato la panchina della Lazio dove, con la conferma di Pioli con un biennale in scadenza nel 2017, si parla di progetto e di apertura di un ciclo. Il vocabolario della Salernitana non contempla queste parole almeno per il momento, perché allo stato attuale la situazione è in stand by.

L’incontro per discutere della clausola di Menichini e della sua posizione sulla panchina della Salernitana è ancora rimandato e, per ora, si ragiona sempre sulla base di voci, indiscrezioni e sensazioni che derivano dalle dichiarazioni lasciate non a caso dai protagonisti della vicenda, dal direttore sportivo dei granata, ad alcuni giocatori che si sono espressi sulla questione allenatore. La nota della spesa, intanto, continua ad allungarsi. E sebbene alla fine l’incarico spetterà ad un solo allenatore, la corsa alla panchina vede diversi competitori affannarsi per raggiungere il traguardo. In pole position, come sottolineato da giorni c’è Vincenzo Torrente, che aspira a rimettersi di nuovo in discussione.

Il tecnico di Cetara deve fare però i conti con un’agguerrita concorrenza. Dopo De Canio e Marcolin, l’ultima new entry Walter Novellino, reduce dall’esperienza a Modena conslusasi con l’esonero dello scorso mese di febbraio. E’ recentemente spuntato anche De Zerbi che, però, molto probabilmente resterà a Foggia, dopo che è sfumata l’ipotesi di andare ad Avellino. Nell’elenco dei candidati alla possibile successione di Menichini ci sono inoltre Calori, Dionigi, Toscano e l’immancabile Simone Inzaghi che, come da tradizione, resta un habituè del toto- allenatore, ormai da tre anni a questa parte, salvo poi restare puntualmente in casa bianceleste. 

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