Per settimane Caldoro e i suoi alleati ci hanno declamato le ricerche demoscopiche degli istituti ‘Datamedia’, ‘Tecnè’, ‘Ipr’ e ‘Entreprise Contact’ nei quali il suo, a questo punto presunto, vantaggio oscillava fra i 3 e i 5 punti percentuali”. “Addirittura – ricorda Pagano – il giorno dopo la presentazione delle liste, il 2 maggio, il presidente uscente presentava alla stampa un sondaggio che lo dava avanti. Ad ogni modo segnalo che la campagna elettorale é finita il 31 Maggio. I cittadini campani hanno premiato Vincenzo De Luca nonostante mesi di campagne violentissime nei suoi confronti, delle strumentali interpretazioni della Severino, dell’improvvida lista “nera” della Bindi a 48 ore dal voto”. “Se a Caldoro interessa la magra consolazione di aver perso ‘per poco’ gliela lasciamo volentieri. Lui però lasci Palazzo Santa Lucia e cerchi di guidare l’opposizione”, conclude Pagano.