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Campania: Pagano, “Risanamento con tagli fa perdere elezioni”

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“Stefano Caldoro ha superato se stesso: per carità da parte sua fa bene a rivendicare il risanamento dei conti, ma se al risanamento si accompagnano tagli ai servizi e peggioramento degli stessi le elezioni si perdono”. Lo sottolinea, in una nota, Maria Grazia Pagano, responsabile Scuola & Formazione del Pd in Campania. “D’altronde – aggiunge Pagano – a differenza della Marini in Umbria e di Zaia in Veneto, Caldoro è unico presidente che non riesce a ottenere dagli elettori il consenso per il secondo mandato. Rispetto al 2010, inoltre, Caldoro passa dal 53 al 38%. Un crollo vero e proprio. Sui sondaggi sfioriamo la farsa.
Per settimane Caldoro e i suoi alleati ci hanno declamato le ricerche demoscopiche degli istituti ‘Datamedia’, ‘Tecnè’, ‘Ipr’ e ‘Entreprise Contact’ nei quali il suo, a questo punto presunto, vantaggio oscillava fra i 3 e i 5 punti percentuali”. “Addirittura – ricorda Pagano – il giorno dopo la presentazione delle liste, il 2 maggio, il presidente uscente presentava alla stampa un sondaggio che lo dava avanti. Ad ogni modo segnalo che la campagna elettorale é finita il 31 Maggio. I cittadini campani hanno premiato Vincenzo De Luca nonostante mesi di campagne violentissime nei suoi confronti, delle strumentali interpretazioni della Severino, dell’improvvida lista “nera” della Bindi a 48 ore dal voto”. “Se a Caldoro interessa la magra consolazione di aver perso ‘per poco’ gliela lasciamo volentieri. Lui però lasci Palazzo Santa Lucia e cerchi di guidare l’opposizione”, conclude Pagano.
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