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Campania: centrodestra notifica diffida, De Luca va sospeso

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L’avvocato molisano Salvatore Di Pardo notifica oggi per conto del centrodestra campano una diffida nei confronti del neoeletto presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per l’applicazione della legge Severino sulla sospensione dei condannati dalle cariche elettive. Di Pardo è noto per essere stato il legale che ha chiesto e ottenuto l’applicazione della stessa legge nei riguardi di Silvio Berlusconi e che tre anni fa ha curato il ricorso che portò all’annullamento delle elezioni regionali in Molise. Ad affidare ora all’avvocato di Campobasso l’incarico contro De Luca è il centrodestra della Campania. Tra i destinatari dell’istanza, oltre allo stesso De Luca, ci sono la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Procura di Napoli.

La diffida inviata oggi dall’avvocato Salvatore Di Pardo è per “l’immediato accertamento della sospensione di Vincenzo De Luca e per l’immediata nomina di un Commissario ad acta che provveda ad indire nuove elezioni in Campania”. L’atto inoltre diffida De Luca “a non compiere alcun atto inerente l’Ufficio di presidente della Regione”. “Vincenzo De Luca – si legge nel documento -, avendo riportato la condanna prevista dall’articolo 323 del codice penale dovrà considerarsi sospeso di diritto dalla carica di presidente della Regione Campania non appena verrà proclamato eletto. Il presidente del Consiglio dei Ministri è obbligato ad emettere, con assoluta tempestività, il provvedimento previsto dalla legge che prevede la sostituzione de presidente con un commissario”.

“L’omessa adozione di tale provvedimento di carattere obbligatorio e vincolato, seppur potrebbe addirittura determinare la configurazione di un reato – prosegue l’istanza -, non incide comunque sulla sospensione dalla carica di De Luca, la quale opera di diritto e deriva direttamente dalla sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Salerno”. La diffida è firmata dagli esponenti del centrodestra campano Marcello Taglialatela (Fratelli d’Italia), Mario Vergognini (Caldoro Presidente), Crescenzio Rivellini (Popolari per l’Italia), Tommaso Ferrigno (Terra dei fuochi), Domenico Desiano (Forza Italia) e dagli avvocati Salvatore Di Pardo, Andrea Latessa e Nicola Scapillati.

“La legge Severino è chiara e diretta: in Campania si deve tornare a nuove elezioni”. Non ci sono altre possibilità interpretative per l’avvocato Salvatore Di Pardo, il legale che ha predisposto per il centrodestra campano la diffida nei confronti del neoeletto presidente della Regione. “E’ come quando si costruisce una casa in un luogo dove c’è il vincolo paesaggistico: tu sai che lì non puoi costruire, non puoi poi chiederti perché te la fanno abbattere – così spiega l’azione intrapresa in queste ore -. Ecco, De Luca sapeva benissimo che non poteva candidarsi.

La norma è stata applicata per tutti i cittadini, compreso Berlusconi. De Luca mi pare sia un cittadino uguale agli altri, doveva evitare di candidarsi”. Di Pardo, che si è occupato in passato dell’applicazione della Severino per Silvio Berlusconi, è tassativo sul punto, ricordando noti precedenti specifici nella sua regione, il Molise.

“L’ex governatore Iorio – è l’esempio immediato dell’avvocato -, è stato il primo caso di applicazione della Severino su una sentenza non definitiva, proprio come De Luca, e non solo: la sentenza non definitiva a carico di Iorio si riferiva alla sua carica di presidente della Regione, dunque era intervenuta prima che lui venisse eletto nelle ultime consultazioni locali consigliere regionale, quando poi è stato nei fatti sospeso.

Il suo è un caso identico a quello di De Luca”. Nel merito giuridico aggiunge: “La legge prevede che la sospensione operi di diritto dal momento in cui sei eletto, il provvedimento con il quale si dice all’interessato che è sospeso ha un effetto solo ricognitivo. Per De Luca dunque c’è poco da fare: l’unica via è tornare a nuove elezioni, perché lui non può fare nessun atto, e se non può fare nessun atto non può nemmeno formare la giunta e la regione è paralizzata”.

Per Di Pardo non hanno fondamento i ragionamenti del nuovo governatore campano, ossia “sono sospeso – semplifica il legale molisano – ma governo attraverso il vicepresidente. Questa cosa ovviamente non si può fare, a differenza di quanto afferma De Luca: non appena eletto nomino il vicepresidente e la giunta in attesa della notifica del provvedimento di sospensione. Non è possibile”.

Fonte ANSA

 

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