Il progetto prevede interventi d’ingegneria naturalistica che hanno lo scopo di limitare la velocità dell’acqua mediante la riduzione della pendenza delle aste montane, trattenere il materiale proveniente da monte e limitare l’erosione di fondo e laterale degli alvei. Saranno inoltre create tre “piazze di deposito”, in pratica bacini di sedimentazione per le portate provenienti dai tratti montani che saranno realizzati mediante argini in terra rinforzata con un limitato impatto ambientale. Tutte le opere di sistemazione idrogeologica, destinate a ridurre il rischio idraulico (briglie, canali di gronda e vasche) sono state dimensionate per eventi caratterizzati da tempi di ritorno di cento anni.
“Un intervento necessario ed importante per rispondere alle esigenze di messa in sicurezza del territorio – spiega il sindaco Gianfranco Valiante – abbiamo posto al centro della nostra agenda le politiche ambientali, con particolare attenzione alla prevenzione e all’avvio degli interventi per la tutela del nostro patrimonio in un’ottica di valorizzazione e difesa del suolo”. Nell’ambito del progetto, infine, con lo scopo di ridurre al minimo i disagi per la popolazione residente, l’ATI ha provveduto ad effettuare delle indagini georadar lungo via Rossini e via Ariosto in modo da individuare i sottoservizi esistenti. Acquisiti i risultati delle indagini è stato redatto il progetto esecutivo nel quale è stato scelto il tracciato della rete fognaria in grado di minimizzare i disservizi durante la realizzazione dei tratti fognari.
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