“L’ordinanza – ha aggiunto il primo cittadino – invita ad utilizzare, tra i fitosanitari, quelli a minore impatto ambientale e precisa il rispetto delle dosi, delle precauzioni d’uso, nonché della distanza dalle abitazioni, dai ricoveri degli animali, dalle sorgenti, dalle strade. Inoltre, sancisce l’obbligo di avvertire preventivamente i residenti delle aree interessate dai trattamenti mediante l’apposizione di cartelli ben visibili e, nel caso di utilizzo di fitosanitari altamente tossici, di cartelli riportanti la dicitura “coltivazioni trattate con prodotti velenosi”.
“I cittadini che intendano utilizzare prodotti fitosanitari consentiti dalla legge – conclude Romano – hanno l’obbligo di comunicare preventivamente al Comune, la tipologia di trattamento fitosanitario che ritengano adottare. A tal fine gli stessi dovranno utilizzare l’apposita modulistica reperibile presso gli uffici comunali competenti, nonché disponibile sul sito www.comune.mss.gov.it. Gli agenti della Polizia Locale Ambientale vigileranno per rilevare eventuali infrazioni che saranno punite con sanzioni pecuniarie”.
Ma ca a xagare. Il comune quale competenza ha in tale materia? Se i prodotti sono commerciali per legge cosa vuole il comune? Se qualcuno può abusare di questi prodotti non sono i contadini
ma le grandi aziende che fanno agricoltura a livello industriale.
questa ordinanza è fatta per rompere i xazzo a chi lavora onestamente nei campi e cura da generazioni il proprio terreno.
Ma c’è li vedete quelli del comune a leggere queste cose, ….non sanno nemmeno di cosa parlano.
Come fa il sindaco o chi per esso a stabilire quali tra i prodotti disponibili è quello a minore impatto? Ha idea il sindaco di cosa significa usare quei prodotti o il sindaco sa solo cosa significa versare fanghi nel depuratore di costa per smaltirli?
Questa è la più grande cagata che un ente locale può fare. Ha mi pensato di addestrare i nostri contadini che per fortuna mantengano ancora il nostro territoio produttivo. Lo sanno che ci sono imminenti direttive europee a cui l’Italiua si sta adeguando, lobby permettendo, differenziandotra coltivazione industriale e autoconsumo, per quest’ultimi con prodotti fitosanitari innocui a carenza bassissima dove non necessita il patentino. Questa ordinanza nasce solo come spaventa passeri e forse sotto qualche aspetto sarà sanzionato la vittima di turno. ORGANIZZATE CORSI AD HOC PER TUTTI ANCHE CON TIROCINIO SUL CAMPO COINVOLGENDO E NON MINACCIANDO CON SAZIONI MOLTO ONOROSE. Nasce un sospetto ed è quello che si vuole scoraggaire a coltivare per svuotare la scatola agricola e cedere i terreni all’asfalto e alla cementificazione.PER FAVORE SIAMO PRATICI E NO RIEMPIAMOCI LA BOCCA CON ARTICOLI DI LEGGE CHE IL POVERO BIFOLCO NON LE CAPISCE
Tutti i fitosanitari esistenti in commercio sono previsti dalla legge e tutti riportano le notizie necessari al loro utilizzo, molti di questi vengono utilizzati esclusivamente in funzione degli eventi climatici, mi chiedo come è possibile comunicare preventivamente quale trattamente farà che necessariamente dovrà utilizzare il principio attivo più appropriato. Ci rendiamo conto che quello chw serve non è un ‘ordinanza ma coinvolgere con opportuni addestramenti il cittadini che utilizza questi fitosanitari.
Intervento a gamba tesa del nostro sindaco che intende scoraggiare e ostacolare chi fa il coltivatore diretto. Un intervento che a mio avviso ha il solo obiettivo di punire qualcuno che ha osato schierarsi politicamente contro l’autore dell’ordinanza.