Costruttore scafato accanto al vulcanico cognato in quattro anni di gestione né ha viste di cotte e di crude. Ha bruciato le tappe nell’apprendimento delle metodologie comportamentali nel mondo del pallone che poi non sono tanto distanti da come si gestisce una impresa di qualsiasi settore. Un conto però è gestire un cantiere un altro e fare i conti con il pallone che può cambiare prospettive a seconda se finisce sul palo o va in porta. Mezzaroma ha compreso i meccanismi ed è pronto a guidare la Salernitana, a prendere in mano il timone della nave granata.
Si si vuol guardare oltre la serie B non può essere diversamente. C’è bisogno di un uomo solo al comando per evitare problemi ed imbarazzi che potrebbero derivare da una eventuale promozione in A della Salernitana. Ragionamenti abbozzati, forse prematuri in questa fase ma che vanno comunque tenuti in grande considerazione. Il binomio Lotito- Mezzaroma che finora ha dato ottimi risultati non potrà andare avanti a lungo. Ecco perché, trovando le formule giuste ed inquadrando quote e responsabilità di ognuno Lotito è destinato a lasciare il timone nelle mani del cognato. Non mancheranno supporto tecnico e risorse a Mezzaroma ma ormai i tempi sono maturi per vederlo alla guida della sua Salernitana.
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