Ogni anno, inoltre, la stagione del Teatro alla Scala prevede un titolo d’opera interamente affidato agli allievi. Prima della Mällki, l’orchestra è stata diretta – tra gli altri – da Temirkanov, Luisi, Dudamel, Noseda, Dantone, Antonini, Axelrod, Rustioni e ha collaborato con Lang Lang, Herbie Hancok, Alexei Volodin e Olga Kern. A Ravello, i giovani talenti scaligeri proporranno due brani di ampio respiro: la Seconda Sinfonia di Sibelius, pagina che alterna sortite romantiche e momenti di intimismo, modellati secondo un linguaggio rapsodico di ascendenza vagamente caijkovskiana; quindi, il Concerto per pianoforte in La minore, op. 16 di Edvard Grieg (visitatore illustre di Ravello), la cui scrittura racchiude temi di eleganza chopiniana e momenti di virtuosismo che, specie nel Finale, riportano alla mente i toni di certe ballate popolari tanto care al compositore norvegese. Solista d’eccezione sarà Simon Trpčeski,musicista macedone che si è imposto negli ultimi dieci anni come una delle personalità pianistiche più interessanti a livello internazionale, esibendo un felice equilibrio di tecnica ed espressività.