Perché solo mantenendo condizioni idonee e sicure sarà possibile fare i rilievi ed arrivare a capo del rebus sul cedimento. Diverse sono le ipotesi formulate dagli inquirenti: dall’errore tecnico all’utilizzo di miscele di calcestruzzo non corrispondenti al capitolato d’appalto. Dopo il crollo che risale a dicembre si è posto, per la Procura di Salerno, un problema indifferibile che riguarda la garanzia della pubblica incolumità. Ma va detto che il cantiere di Porta Ovest, senza manutenzione costante, rischia di essere ancora più insicuro. E’ anche per questo che è stato autorizzato, a sequestro ancora in corso, l’ingresso degli operai per i lavori di messa in sicurezza. C’è attesa, intanto, per la pronuncia sulla richiesta di dissequestro formulata al Tribunale del Riesame dai legali della società Tecnis, che sta realizzando l’opera, mentre resta fortissima l’incertezza sui tempi delle indagini, che se dilatati oltremodo possono mettere a repentaglio 90 milioni di fondi europei e cento posti di lavoro.
Fonte LIRATV