QUESTE LE DICHIARAZIONI DI MISTER TORRENTE
Il modulo di gioco. “Faremo un calcio propositivo per regalare gioie ed emozioni al popolo granata. La tifoseria è un valore aggiunto per passione, incitamento e calore. Da salernitano di provincia dovrò dare qualcosa in più a questa squadra. Mi piace un calcio offensivo, che attacca gli spazi, di gran ritmo e velocità”. In avanti? “L’idea è di giocare con le 3 punte, sono cresciuto con il 4-3-3. Questo non significa che nel corso della partita non si possa cambiare. Ho conosciuto un allenatore come Delio Rossi che mi ha insegnato molto. Sarà importante divertirsi e far divertire la gente che viene allo stadio cercando comunque la concretezza”.
Il contatto con la Salernitana e gli obiettivi. “Sabato scorso ho ricevuto la telefonata dal direttore. Mi avete telefonato tante volte ed ho sperato che un contatto ci potesse essere. Sabato ho sentito Fabiani e domenica ho concluso con la proprietà”. I programmi? “La società mi ha chiesto di fare un buon campionato in un torneo molto difficile. L’obiettivo è quello di mantenere la categoria cercando di dare il massimo per fare sempre meglio”. La squadra? “C’è una base importante per dare continuità. Andrà sicuramente migliorata perché quello di B è un campionato molto diverso rispetto alla Lega Pro ma è evidente che esiste buona base su cui lavorare”.
La carriera. “Cremona per me è stata una esperienza comunque positiva. La società mi ha mandato via dopo 9 risultati utili consecutivi quando eravamo quarti in classifica. Avevo ancora un anno di contratto risolto poi a gennaio. Nel frattempo c’erano delle possibilità per lavorare in B ma i presupposti non mi convincevano ed ho aspettato l’occasione giusta che finalmente è arrivata”. “Non ho fatto un discorso economico quando ho accettato la proposta. Ho scelto Salerno per il blasone della piazza e per la serietà della proprietà. Si tratta di una svolta importante per la mia carriera e poterlo fare nella mia città è la cosa più giusta”.
L’esperienza nelle giovanili del Genoa e l’utilizzo dei giovani in Serie B. “Nasco nel settore giovanile. I giovani mi piacciono soprattutto se sono bravi perché hanno entusiasmo ed hanno fame di emergere. La Lazio ha tanti ragazzi interessanti. I giovani che ci interessano devono avere anche carattere perché calpestare il prato dell’Arechi non è facile per nessuno”.
La rosa attuale della Salernitana. “Conosco i giocatori della Salernitana. il gruppo granata ha conquistato 80 punti quindi è una squadra che ha qualità. Ci sono giocatori di esperienza che possono fare sicuramente bene anche in B”.
La squalifica del portiere Gori. “Gori è un giocatore importante, lo ha dimostrato nello scorso campionato. Valuteremo se prenderne uno giovane oppure uno più esperto. Se ho un orientamento? L’importante è che sia bravo”.
Poi un commento su Calil. “E’ un attaccante che ha fatto tanti gol così come si è distinto quando era a Crotone. Può giocare sia da centrale che come esterno”.
Come è cambiata la serie B? “La cadetteria è cambiata a livello tattico. C’è meno qualità ma molta più tatticismo. E’ un campionato lungo, difficile ed emozionante che regala sempre sorprese”.
Il ritiro, le aspettative di Torrente ed il pubblico dell’Arechi. “Ogni allenatore si aspetta di avere a disposizione la squadra completa quando parte per il ritiro estivo ma questo è sempre difficile. Spero almeno di avere l’80% del gruppo a disposizione. Abbiamo comunque una buona base”.
Le telefonate di congratulazioni. “Oggi mi chiamano in tanti ma la telefonata di congratulazioni che mi ha fatto più piacere è stata quella dei miei genitori”.
La duttilità del modulo. “Se non c’è la possibilità sono pronto a variare anche se l’dea di calcio, almeno in partenza, è il 4-3-3”.
LE PAROLE DI MEZZAROMA
Campagna abbonamenti e aspettative della società. “Stiamo lavorando anche su questo. A breve lanceremo la campagna abbonamenti e cercheremo di andare incontro alle esigenze delle famiglie. Dal pubblico di Salerno (quest’anno sono stati magnifici in termini di passione e presenza), mi aspetto che possa esprimere a pieno tutte le potenzialità nel campionato di B. Anche noi cercheremo di portare quante più persone allo stadio. Siamo arrivati lì dove tutti volevano che arrivassimo”.
La prudenza di Mezzaroma e le promesse. “Noi cercheremo sempre di essere prudenti. L’importante è essere competitivi. Tutti coloro che competono in qualsiasi lega ambiscono a raggiungere il massimo”.
LE PAROLE DI FABIANI
Differenze con Menichini. “Ho avuto il piacere di lavorare con Vincenzo. Lui era nel settore giovanile mentre io ero in prima squadra. Sia nel calcio di parrocchia che in finale di Champions dentro il pallone c’è sempre l’aria. Il calcio è sempre uguale in tutte le categorie”.
Perché il divorzio da Menichini. “Posso solo rispondere con un grazie a Lotito e Mezzaroma che hanno riposto fiducia nei miei confronti. Non ho creato io questa situazione e non siamo qui per parlare di Leonardo (Menichini ndr). I programmi possono cambiare questo fa parte del gioco ad ogni modo un ringraziamento Menichini lo merita”.
Il mercato e gli svincolati del Parma. “Ci sono molte considerazioni da fare. Bisogna avere le indicazioni del mister su come intende mettere a posto lo scacchiere. Non abbiamo ancora parlato. Ad oggi la Salernitana ha in organico sei, sette giocatori a contratto. Dobbiamo arrivare a 12-13 e poi fare le considerazioni per i nuovi ingressi. Azzardare ipotesi di mercato mi sembra fuori luogo”.
Tuia e Gabionetta. “Tuia è tra quei calciatori che noi definiamo lo zoccolo duro. Dopo bisogna parlare con il calciatore e con l’agente. La volontà è quella di confermare Tuia anche per la prossima stagione. Gabionetta? Può darsi di si e può darsi di no. Il giocatore a fine giugno si troverà svincolato e farà delle valutazioni come le farà anche la società”.